Qui non mi riferisco a quegli uomini e donne che credono sinceramente all’amore di coppia, alla famiglia e ai figli come coronamento della propria vita. Tali fini sono tra i più nobili e meravigliosi, specie se perseguiti con integrità e con un cuore genuino. Parlo piuttosto per coloro che sentono altre esigenze o che, per svariati motivi, continuano a mancare tali obiettivi. Ci sono donne che, non riuscendo a crearsi una famiglia, si sentono sbagliate e si condannano per questo, come se la vita le punisse per qualcosa. Oppure donne che non hanno né istinto materno né di coppia e allo stesso tempo nemmeno interesse a chiudersi in un convento.
Ogni formula di vita non è né buona né cattiva in sé. E’ ciò che ne facciamo, le intenzioni che la motivano, a darle un significato più o meno etico. Senza falsi moralismi, ci sono famiglie ‘perfette’ che si basano sulla menzogna e donne o uomini single che non necessariamente si danno al libertinaggio.
Nel video di una conferenza di Carlo Dorofatti ho trovato un interessante spunto di riflessione riguardo la via di sviluppo del principio maschile e quella del principio femminile. La via evolutiva maschile passa dall’uomo/bestia (preda dei suoi bassi istinti), all’uomo/animale (con una certa gestione armoniosa di corpo emozione e intelletto), all’Iniziato (colui che ha intrapreso una via di trascendenza del proprio ‘io’ limitato) fino all’Uomo Divino (che ha portato a compimento tutto il potenziale umano e lo ha trasfigurato con l’Amore, la Saggezza e il Potere dello Spirito).#inizia nel post precedente e si conclude nel post successivo
Parrucca della linea Luigi14 e foto di Chiara Benelli Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi qui o su: Sara Bini Le Vie per l'Armonia