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Wonder Woman e la procreazione assistita

Creato il 16 novembre 2011 da Luna Bianca Luna Nera
Le nuovissime linee guida del Ministero della Salute in tema di procreazione assistita fanno discutere. In particolare fa discutere la proposta di un netto no alla diagnosi genetica pre-impianto, che di fatto è l'unica via per genitori affetti da malattie genetiche di poter sperare di avere un figlio più o meno sano.
Inutile accodarsi agli autorevoli commenti giunti da più parti: da Severino Antinori alla Sociatà Italiana Studi di Medicina della Riproduzione, da Mina Welby all'Associazione Luca Coscioni per la Libertà della Ricerca Scientifica, tutti sono concordi nel definire queste linee governative un passo indietro, per quanto in tema di procreazione assistita sia assai difficile ammettere di non aver ancora toccato il fondo.
Wonder Woman e la procreazione assistitaPer fortuna ci consolano le parole del sottosegretario al Ministero della Salute, l'ineffabile Eugenia Maria Roccella, che dal femminismo abortista è filata dritta al Family Day passando tranquillamente attraverso i consueti insulti alle coppie omosessuali e gli altrettanto rituali apprezzamenti della dottrina della Chiesa cattolica in materia di tutela delle donne e del femminile. La Roccella avrebbe infatti dichiarato, in risposta alle polemiche sollevate sulla diagnosi pre-impianto e con il miglior tono da maestrina dalla penna rossa, che ognuno di noi dovrebbe imparare a «far i conti e accettare la propria realtà e condizione».
Benissimo.
Ci pensi lei, onorevole sottosegretario, a dire ad un miope di andare felicemente a sbattere contro tutti i pali dell'Enel che incontra sulla sua via perché, in nome dell'accettazione della «propria realtà e condizione», non ha indossato gli auspicabili occhiali. Lo dica lei ad un ipoacusico, ammesso e non concesso che questi, buon per lui, riesca a sentirla, di non rivolgersi ad Amplifon per meglio fare i conti con «la propria realtà e condizione». Convinca lei un malato di tumore di lasciar perdere gli interventi e le terapie che magari, come oggigiorno fortunatamente accade sempre più spesso, potrebbero debellare il suo male in via definitiva, per amore delle dichiarazioni di una signora sana, felice, fortunata, ex femminista, attuale cattolica, persino senza occhiali e, come si evince dal sito, priva di un solo capello bianco alla rispettabilissima età di 58 anni. Insomma una Wonder Woman.
Il noto personaggio di un fumetto degli anni quaranta è infatti, nelle intenzioni dei suoi autori, in grado di «volare a una velocità supersonica, ha una buona resistenza agli incantesimi ed è capace di espellere i veleni dal suo corpo; inoltre ha dei sensi sovrumani che le permettono ad esempio di sentire le fonti di magia e di afferrare al volo una freccia a mezz'aria, ed è capace di comunicare con gli animali. Athena le ha donato una grande saggezza e intelligenza perciò parla molte lingue terrestri. La sua esperienza come combattente è paragonabile a quella di Batman, se non superiore».
Che cosa ci fa una donna così brava, combattiva, bella e invulnerabile, su una misera poltrona di sottosegretario? Onorevole Roccella, dia retta ai suoi fans e rimetta l'incarico: ben altre imprese la aspettano.
 

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