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WordPress: scrivere un blog e farsi pagare

Creato il 26 novembre 2013 da Michelepinassi @michele_pinassi
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E’ una di quelle domande che più spesso, in qualità di webmaster, mi vengono rivolte quando si tratta di sviluppare portali di notizie e di informazioni: “posso mettere a pagamento alcuni articoli ?

Da grande fan ed utilizzatore di WordPress, che ritengo uno dei migliori strumenti per lo sviluppo di portali, dico subito che la risposta è SI, anche se ovviamente è vincolata dall’uso di strumenti di pagamento elettronici come Carta di Credito o Paypal.

WordPress, attraverso i plugins, attualmente offre alcune alternative interessanti:

BitWall

BitWall

BitWall

Appena uscito, questo plugin si basa sull’omonimo servizio (BitWall - www.bitwall.io) che offre alcune interessanti opzioni per il pagamento:

  • Paga per un accesso illimitato in 24 ore
  • Paga per una singola visualizzazione di un articolo
  • Tweetta per visualizzare
  • Guarda un “ads” (pubblicità) per visualizzate

La cifra è ovviamente a discrezione del creatore del contenuto e parte da un minimo di 1 centesimo: ottimo per i piccoli blog che non possono certo richiedere esborsi esosi per i propri articoli !

Il servizio è attualmente in fase beta. Speriamo di saperne di più a breve perché è davvero molto interessante.

TinyPass

TinyPass PayWall

TinyPass PayWall

Servizio ormai consolidato dall’omonimo portale (TinyPass – www.tinypass.com) che, attraverso PayWall, offre una soluzione professionale, personalizzabile e di semplice integrazione.

Il costo del servizio è in percentuale: meno di 2000$ al mese, costa il 15% + $0.30. Daa $2,000 in poi, il 10% + $0.30.

A differenza di BitWall, TinyPass offre tre soluzioni di accesso personalizzabili tra costo, tempo e visualizzazioni: ad esempio, possiamo decidere di permettere, con 1€, accesso illimitato per 24 ore. Oppure, con 1€, 10 visualizzazioni ma senza scadenza temporale.

MuCash

MuCash

MuCash

Questo servizio agisce come una specie di “borsellino elettronico”: vi iscrivete e caricate con la carta di credito un certo quantitativo di denaro che poi utilizzerete per i pagamenti sui siti web/blog che implementano questo sistema.

MuCash accredita mensilmente sul conto corrente del venditore il guadagno, trattenendo per se il 30% come pagamento per il servizio.

Il plugin per WordPress non viene aggiornato dal 1° novembre 2012…

MediaPass

MediaPass

MediaPass

Gli autori ci tengono a sottolineare che il plugin di MediaPass è l’unico certificato da WordPress. Detto questo, anche loro non aggiornano il codice dall’ottobre 2012. Come tutti gli altri, anche loro non hanno costi fissi ma trattengono una percentuale di commissione, che però non sono riuscito a trovare sul loro sito web.

Oltre a questo, MediaPass sembra offrire tutta una serie di soluzioni interessanti per personalizzare i pagamenti ed avere un report dettagliato delle transazioni.

Cleeng

Cleeng

Cleeng

Questo servizio sembra più rivolto a soluzioni professionali o semi-pro che al semplice blog. Tuttavia offre tutta una serie di livelli di servizio che vanno da gratuito al costoso LiveHD. Anche loro, come tutti gli altri trattengono per se una quota per ogni singola transazione: 2.9% + €0.29. Si, la quota è indicata in € perché sembrano essere l’unica azienda europea (Polonia ? Olanda ?) tra quelle trovate.

A quanto sembra dalla descrizione del Plugin, Cleeng offre tre soluzioni diverse per monetizzare il proprio sito:

  1. Vendere singoli articoli
  2. Vendere un “pass” giornaliero
  3. Vendere pass illimitati a sottoscrizione settimanale, mensile…

Se con BitWall non dovesse andare bene come spero, Cleeng sarà la soluzione che proverò per il mio blog…

Pay2View

Questo plugin si interfaccia direttamente con PayPal. Come da descrizione:

Let your users pay to view content. Use it to hide download links, images, paragraphs or other shortcodes. This plugin allows the administrator to use a shortcode and hide certain content from guests until payment is completed. Uses PayPal.

Qualunque sia la vostra soluzione preferita, il futuro dell’informazione in rete sembra proprio passare per i micropagamenti. Al di là di interessanti esperimenti basati più sulla fiducia e generosità del lettore, come Flattr, è innegabile che certe volte è giusto anche pagare una piccola quota per utilizzare software, ottenere le informazioni che ci servono, leggere recensioni che ci faranno risparmiare denaro o documenti che ci permettono di migliorare il proprio lavoro.

Oggi più che mai in passato, il vero capitale è la conoscenza.


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