Cari followers di Harim, gli aggiornamenti sui workshop continuano. Le immagini dei capolavori di make up spopolano sulle pagine facebook. Il corso del mitico Maurizio Calcagno si è concluso col botto.
Un successone che ha travolto le studentesse che, dopo aver seguito il maestro, si sono improvvisate make up artist per un giorno. Cercando d seguire al meglio gli insegnamenti impartiti, le ragazze hanno scelto un’epoca e ricreato il look del periodo curando tutti i dettagli, dal trucco agli accessori. Così la nostra aula magna si è trasformata in una macchina del tempo. Nella stessa stanza flappers anni ’20 discutevano con giovani donne dei swinging sixties. Pin up anni ’50 corteggiavano con lo sguardo aitanti punk dagli occhi magnetici.
Un portale creativo e stimolante da cui era impossibile non sentirsi coinvolti. Il direttore dell’orchestra era Maurizio, sfrecciando da un’alunna ad un’altra, dispensando i consigli più giusti ad una velocità disarmante. Pennellino di qua, ritocchino di la, blush qui, cipria lì. Con la sua magia è riuscito anche a sfatare il mito del fantomatico eyeliner. Must dagli anni ’50 in poi, caratteristica principale: la precisione. Facile a dirsi…
Ma niente scoraggia le ragazze che armate di pennelli e matite sfidano il tempo. A coppie, da sole, o chiedendo ad amici e conoscenti, sabato tutte quante avevano modelle improvvisate da truccare. Tra risate, serietà condizionata e consigli di ogni genere finisce la fase trucco. Ecco che arriva il bello. Ci si apparta in stanze deserte, ci si spoglia, facendo rigorosamente attenzione a non rovinare il trucco e ci si veste. Una cura l’outfit dell’altra. Vestito con le frange, pelliccia, cappelli, guanti, accessori, si pensa persino a perle, coroncina e bocchino annessi. Niente è lasciato al caso. Come delle professioniste ad uno shooting, le ragazze abbigliano le “modelle”. Dalle stanze/spogliatoi escono donne d’altri tempi. Una trasformazione in presa diretta. E ci si diverte.
Stanzetta semisconosciuta al piano di sopra, set fotografico. Tutte schierate a guardare l’imbarazzatissima collega che si improvvisa modella. E vai di clic. Flash e foto a gogò. C’è chi si vergogna a morte, chi si atteggia, a chi viene naturale e a chi serve solo essere guidati. In ogni caso escono fuori delle foto che sono mini capolavori. Un esame a 360 gradi. Non ci si ferma alla storia del make up, si va oltre la teoria, si mette in pratica e si immortala il tutto. Un’esperienza unica. La soddisfazione è condivisa da tutti, pure dal prof che ha anche il piacere di piazzare dei bei 30 e lode!
Complimenti a tutti allora! Non vediamo l’ora che inizi l’altro workshop.
Ce ne aspettano delle belle.
Seguite l’esempio…siate creativi, siate CoOl!
Valentina Plumari