Ormai gli Usa sono a tutti gli effetti una nazionale che si sta affermando anche nel calcio, anno dopo anno sta crescendo sempre di più l’interesse per il “soccer”, anche grazie alla nuova MLS che si sta man mano tempestando di giocatori “europei” che naturalmente accrescono sempre di più il livello qualitativo del movimento “stars and stripes”. Anche al suo interno gli americani stanno crescendo inserendo giocatori di ottimo livello, e dal futuro assai luminoso, sicuramente il più brillante è senza dubbio il terzino destro DeAndre Yedlin.
Nato il 9 luglio 1995 a Seattle (Usa), ha iniziato la carriera calcistica a 10 anni nel Washington Youth Soccer, giocando poi nell’Emerald City Fc, Northwest Nationals e Crossfire Premier, prima di entrare nelle giovanili dei Seattle Saunders nel 2011. Dopo che è stato scelto come matricola presso la University di Akron, Yedlin ha scelto di firmare il suo primo contratto da professionista con i Saunders debuttando nel marzo 2013 nel match contro i Montreal Impact di Alessandro Nesta, diventando il primo “rookie” ad essere premiato nella Top 11 settimanale della MLS. Il suo primo gol è segnato segnato nel match di Concacaf Champions League contro la squadra messicana del Tigres.
Nel luglio seguente è stato selezionato per giocare con le All-stars MLS in un amichevole contro la Roma (Sabatini ha preso subito il taccuino segnando il suo nome), mentre ha segnato il suo primo gol in campionato contro i Colorado Rapids, con un colpo di testa dopo una ribattuta del portiere sul suo stesso tiro. Con la maglia delle nazionali ha esordito nel giugno 2013 con la casacca della Under 20 giocando il mondiale di categoria svoltosi in Turchia. Convocato da Kinsmann per la prima volta nel gennaio 2014, ha fatto la sua prima apparizione un mese dopo nell’incontro amichevole contro la Korea del Sud. Confermato tra i 23 del roster di Klinsmann che giocheranno ai mondiali, esordendo nella competizione contro il Portogallo, creando subito un impatto positivo che è salito all’apice nel match degli ottavi contro il Belgio, sostituendo alla mezz’ora Johnson infortunatosi alla coscia.
Yedlin in tutti i minuti giocati, compresi i supplementari, è stato una spina nel fianco per i “diavoli rossi” che si vedevano questa “lince” correre su e giù per la fascia che era una bellezza, Verthonghen ha dovuto fare gli straordinari per tamponarlo. La sua prestazione è stata da 7, una media calcolata dalla prestazione magistrale in fase offensiva e una certa debolezza in fase difensiva. Non dubitiamo comunque che dopo ieri sera, nonostante l’eliminazione della sua nazionale, abbia folgorato la maggior parte degli osservatori delle varie squadre, anzi voci di corridoio vedono una Roma, che grazie ad una corsia preferenziale abbastanza agevole, abbia già chiesto notizie ai Seattle Saunders, sicuro ci sarà un pò di traffico per accaparrarsi uno dei migliori talenti visti in questo mondiale