Sono giorni strani. Brutte notizie, purtroppo, ma anche belle, bellissime.
Date con parole che ti allargano il cuore fino a farti mancare un attimo il respiro
Vuoti e pieni, accostati sapientemente per regalare sempre e comunque la speranza.
Ho questo sentimento di malinconia che mi ha afferrato lo stomaco e non lo vuole mollare.
A volte scivola giù e ruzzola, ruzzola fino alla tristezza.
A volte si mette a scalare le vette dell'aspettativa.
E su, su verso sogni non ancora esplorati.
Niente... le montagne russe. Un po' su, un po' giù.
Ecco vi abbiamo presentato l'equilibrata madre, la fedele compagna e l'indeFESSA lavoratrice.
Un 'adolescente risulterebbe più stabile di me.
È colpa di tutta questa irrequietezza.
Vorrei riuscire a "scriverla" tutta fuori.
Vorrei riuscire a disegnarla meravigliosamente bene, magari si calmerebbe.
Ecco in realtà mi prudono le mani.
Ho bisogno di fare, fare con le mani.
Perdermi dietro a un tratto di matita magari, e mentre lui si compone io mi svuoto.