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WOW – Women Of the Wall

Da Leragazze

Riceviamo da Sergio, e volentieri pubblichiamo

WOW – Women Of the Wall

Donna al Muro Occidentale ***

La notizia è di pochi giorni fa, ma la situazione si ripete oramai da anni, praticamente ogni Rosh Chodesh ovvero ogni capo del mese: la leader del gruppo di preghiera “WOW – Women of the Wall” (letteralmente le Donne del Muro) è stata arrestata dalla polizia israeliana per aver sfidato i regolamenti dell’Alta Corte che vietano alle donne di leggere la Torah al Muro Occidentale del Tempio di Gerusalemme (ovvero il Kotel, il Muro del pianto). 

Il Kotel è sottoposto al controllo e alla sorveglianza del Rabbinato Centrale di Israele secondo cui alle donne non è permesso coprirsi in modo visibile con Talleth, indossare i Teffillin (filatteri) o leggere la Torah. D’altra parte l’organizzazione WOW porta avanti il principio della parità dei diritti e soprattutto libertà di religione tra uomini e donne nello Stato di Israele. Questa situazione ha ultimamente portato a delle contrapposizioni anche violente con gli ultraortodossi, tanto che è dovuto intervenire il Governo per riservare un’altra parte del Muro (tra l’altro oggetto di nuovissimi e interessantissimi scavi) all’ebraismo “più liberal”.

In “Terra Santa” o, nella più esatta traduzione “Terra di Colui che è Santo” (Eretz ha Qodesh) succede anche questo. Ma d’altra parte si sa, le religioni sono maschiliste e certe tradizioni e certe mentalità, come anche la Chiesa e l’Islam insegnano, sono difficili da cambiare.

I tempi però cambiano e si accompagnano anche a mutamenti del costume. Perfino del costume religioso. L’anno scorso in Israele eravamo a cena in un ristorante “strictly kasher” e  seduti al tavolo vicino c’erano 3 persone di una certa età: 2 uomini e una donna… Tutti e 3 con la kippà in testa. Non basta. Ci siamo recati, sempre nello stesso viaggio ad acquistare degli oggetti di judaica e in particolare cercavamo, per l’appunto, un Talleth per un ragazzo di 13 anni, prossimo al Bar Mitzvà, la maggiorità religiosa: ce n’erano di bellissimi, ricamati a mano, molto colorati, ma non ci parevano adatti per Jacopo, un simpatico ragazzone scalmanato. Poi guardandoli attentamente ci siamo resi conto che non era una sensazione: proprio non erano adatti a Jacopo  perché sui 4 angoli, lì dove si annodano le importanti frange ricche di simbolismo (Tzitzith) c’erano ricamati i nomi delle 4 madri di Israele (Sarah, Rivchà, Rachel e Leà). Si trattava di Talleth per donne: articolo sconosciuto a noi ebrei italiani, legati all’Ortodossia, ma ancora di più alle tradizioni; sicuramente molto utilizzato negli USA ed, evidentemente, anche in Israele. Nei Paesi Democratici, grazie al Cielo, succede.

 

*** La donna, oltre a indossare la kippà (il copricapo) e il talleth (il manto rituale) nelle mani ha lo shofar, il sacro corno di montone che il sacerdote suona per richiamare i fedeli alla preghiera.



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