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Wrecked – Adrien Brody one man show

Creato il 26 ottobre 2011 da Soloparolesparse

Probabilmente Michael Greenspan non ne ha la minima idea, ma io posso assicurarvi che il soggetto di Wrecked l’ho scritto io nel 2000.
Era un racconto in cui un tipo finiva fuori strada con la macchina in mezzo ad un bosco e rimaneva lì bloccato per giorni senza poter chiedere aiuto e dovendo affrontare i suoi dubbi, le difficoltà ed anche una pantera.
Il fatto che Greenspan ci abbia messo dentro pure la pantera è la prova evidente che mi ha copiato la storia… o se volete (visto che il mio racconto è inedito) è la prova evidente che persone diverse possono avere la stessa idea.

Wrecked – Adrien Brody one man show

Adrien Brody si sveglia in una macchina incidentata nel bel mezzo del bosco.
Non si ricorda niente, nemmeno il suo nome e non ci sono prove che sia stato Dario Argento a sabotare i freni per vendetta.
Si trova bloccato, ha una gamba spezzata e intorno a lui ci sono un paio di vittime dell’incidente che non sembra riconoscere.

Il film viaggia tutto sul tentativo dell’uomo di venirne fuori e ogni tanto ci da qualche indizio per capire qualcosa in più.
Così scopriamo che c’è stata una rapina, un sacco di soldi, un ostaggio e che l’uomo ferito forse è meglio se non si fa trovare dalla polizia.
E poi ovviamente piove e c’è questa pantera che si aggira nel bosco.

Evidentemente siamo in un periodo in cui i film con un personaggio bloccato e impossibilitato a muoversi vanno alla grande.
Qui siamo più vicini a 127 ore che non a Buried ma il senso del discorso è lo stesso.
Un solo attore (o quasi), location limitata al minimo (a volte anche in maniera estrema), pochi soldi e risultato (anche qui quasi) assicurato.
Si, perchè è inevitabile che per funzionare bene un film del genere deve avere un grande protagonista.

E Adrien Brody è senza dubbio un grande attore, capace qui di reggere l’intero peso del film, di muoversi da solo sulla scena, di parlare con se stesso, di soffrire, di rischiare, di porsi domande e di far funzionare il tutto.

Greenspan gli da una mano, perchè nelle lunghe sequenze in macchina piazza la macchina da presa un po’ ovunque, si muove con abilità tra i rottami e il bosco.
E poi dosa bene la fotografia e le musiche.
In definitiva fa un ottimo lavoro.

Certo il finale è decisamente prevedibile… o almeno per me lo è stato, ma mi sembra che Wrecked sia comunque in grado di reggere l’impatto con lo spettatore.

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