WTF?!? – 2019 – Dopo la caduta di New York

Creato il 11 dicembre 2013 da Fabioeandrea


Se avete pensato che un uomo dalle chiare idee destrofile che diventa diventare il capo di un partito rappresentante della Sinistra in Italia fosse una roba da fantascienza… (ma mica poi tanto visto i suoi predecessori), si vede che di fantascienza non ve ne intendete.

A questo proposito, vi invito a guardare un vero film di sci-fi che, nei primi Anni Ottanta, andò in sala con qualche polemica.

2019 – Dopo la caduta di New York di Martin Dolman (Martin Dolman parlaci dei tuoi rapporti con Sergio Martino… ah… siete la stessa persona?!?) del 1983 fu oggetto di critiche a causa delle ENORMI somiglianze con alcuni film di fantascienza molto noti. Se lo guardate con l’occhio destro sembra 1997 – Fuga da New York di John Carpenter, se lo guardate con l’occhio sinistro sembra Mad Max, se lo guardate a occhi chiuse sembra Kenshiro, se lo guardate con gli occhi chiusi e le orecchie tappate sembra Arancia Meccanica e se lo guardate con gli occhi chiusi, le orecchie tappate e ve lo fate raccontare sembra 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra.

Martino giurò e spergiurò che la sceneggiatura era stata stesa prima dell’uscita del film di Carpenter

C’è da crederci?

Giudicherete voi in base a ciò che vedrete, se avrete la compiacenza di visionare questi due titoli e scatenarvi su quali/quanti plagi l’autore ha creato o non ha creato…

Ma ancora prima di questo, credo che sia mio dovere soffermarmi sulle vere qualità di 2019 – Dopo la caduta di New York. Una pellicola che, sebbene fantascientifica e italiana (un connubio che non sempre ha dato dei buoni frutti) potrebbe avere dei risvolti artistici tutt’altro che all’acqua di rose!!! E non per dire, ma la colonna sonora è firmata dagli Oliver Onions!!!

TRAMA: Dopo una guerra nucleare, un mercenario di nome Parsifal (Michael Sopkiw) viene assunto dalla Federazione per entrare a New York City e trovare l’unica donna fertile rimasta sulla Terra, che praticamente è diventata una discarica+steppa post-apocalittica (diciamo che Antonello Geleng ha cercato di fare del suo meglio per non sembrare squallida la scenografia… ma è comunque rimasta molto brutta, anche perché era un’accozzaglia di scenografie prese in prestito da altri sets, quindi senza uno stile dominante).

Scene WTF?!?

1) La sequenza in cui le milizie della Federazione (poi comandate da una giovanissima Anna Kanakis dalla oblunga coda di cavallo modello skiph-sbarazzina-virago) ammazzano tutto e tutti. Straordinari i costumi da combattenti di kendo dell’esercito. Sicuramente, è una delle migliori sequenze d’azione del film.

2) Il dialogo con l’ermafrodita servizievole (due o tre battute che un solo WTF basta). A dimostrazione del fatto che, a differenza dei tanti film sopra citati, questa pellicola ha dei personaggi leggermente più coloriti.

3) La scena di lotta fra i gregari di Parsifal e i contaminati del re (Al Yamanouchi). Grandi combattimenti, grandi acrobazie… tanto sangue e arti tagliati. Splatter perfetto per un film horror e un buon modo per porre fine all’estrema “gesticolazione” di chi recita! Romano Puppo è, invece, una spanna sopra gli altri. La sua agilità è la stessa di una giocatrice di canasta.



4) Tutte le scene in cui recita George Eastman… Big Ape, l’uomo scimmia vestito come Romualdo in Fantaghirò! Sob! Tremendo. Disorientato ogni due secondi, personaggio senza alcun senso, fastidioso.
5) La morte della bella Geiada (Valentine Monnier, fotomodella che non ha vissuto di lodi sperticate… e non è difficile comprendere il perché… e che si è limitata al compitino assegnatole da Martino). Completamente senza pathos il suo trapasso. Ha rivendicato il suo ruolo da attrice femminile protagonista in una maniera davvero fuori luogo, considerando che, in mezzo a tutto quel cast, era quella che recitava peggio. Manco fosse morta come Janet Leight in Psyco!

Fabio Secchi Frau


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