WTF?!? – Chi sei?

Creato il 19 febbraio 2014 da Fabioeandrea


Per le strane scelte di oggi, vado dritto dritto a pescare negli horror di matrice demoniaca e nel sottogenere delle possessioni diaboliche con Chi sei? (se non lo sai tu… a me lo chiedi?!? Ahahaha che spiritosone che sono!) firmato a quattro mani nel 1974 dal regista egiziano Ovidio G. Assonitis (un cognome da dio egizio con testa da sciacallo, che poi qui è stato nascosto sotto lo pseudonimo di “O. Hellman”… Hellman = UomoInferno… non so se avete inteso il sottilissimo messaggio, eh!) e da Robert Barrett.

Chi sei? è un film che chiaramente accarezza il più famoso L’esorcista, anche se si respira un’atmosfera leggermente diversa (c’è aria nuova in cucina mmm). Fra tutti quei titoli che intingono a piene mani dal film di William Friedkin, questo è sicuramente quello meno banale e che porta nello spettatore un certo senso di disagio disturbante (come quando si guarda Sanremo, all’incirca… siamo lì lì, eh!) dovuto principalmente al comportamento violento della protagonista.

Occhio ai simbolismi. Sono inquietanti e ne sono stati inseriti un botto. Io ancora non li ho trovati tutti, purtroppo. Mea Culpa.

TRAMA: Juliet Mills (notevole attrice britannica che ha lavorato anche con Jack Lemmon… e Pippo Franco ma, non sta qui l’orrore) recita il ruolo di una donna di San Francisco che scopre di essere incinta (e fin qui, questo è già qualcosa che mette i brividi oggigiorno), ma che è anche posseduta dal Maligno e, quindi, unisce le nausee mattutine al vomito dovuto al diavolo (state sereni che è solo zuppa di piselli sparsa un po’ in tutta la stanza! Anche se in tutta sincerità, io ancora non capisco perché al cinema si ritenga necessario sempre e comunque, per dimostrare una possessione demoniaca, vomitare… ci saranno anche altre cose, no?). Il suo ex fidanzato Dimitri, qui interpretato da Richard Johnson, cercherà di fare il possibile per salvarla… Ma siamo sicuri sicuri che lo faccia? E c’è qualcosa che suo marito (Gabriele Lavia) ci/le nasconde? Si tratta di Monica Guerritore? Forse no.

Ma è soprattutto un film in cui Juliet Mills dà il meglio di se stessa con delle raccapriccianti e insopportabili espressioni facciali, anche quando indossa degli elettrodi attaccati al cuoio capelluto che la fanno sembrare semplicemente ridicola.

SCENE WTF?!?

1. L’inspiegabile prologo con la donna vestita da sacerdotessa che apre gli occhi e pare che sia indemoniata. Che ci sta a fare lì? Chi è? Che vuole? ‘Zzo fa? Non lo sapremo mai. Intanto, ne registriamo la presenza perché è parecchio bona e assomiglia un po’ a Olivia Newton-John in Xanadu (che sia veramente lei?!?)
2. I dialoghi pieni di parolacce dei bambini. Praticamente i figli della coppia Mills-Lavia sono stati cresciuti da Vittorio Sgarbi versione Sindrome di Tourette perché il numero di parolacce che usano in questo film, nei momenti in cui interagiscono o fra di loro o con gli altri attori, è superiore a quelle che userei io nei momenti più incazzosi della mia vita. Parolacce tipo VAFFANCULO o STRONZO nella bocca dei miei figli di appena 10 anni rivolte a me => chiusura in collegio presso le Maddalene e chi s’è visto, s’è visto, belli de papà. Abbiate pazienza, ma il mio istinto primordiale di padre, mi spingerebbe a fare questo e anche altro, dopo ovviamente aver usato le loro teste per farci un gol spettacolare alla Roberto Baggio in Italia-Cecoslovacchia Anni ’90.
3. Le scene in cui le bambole dei bambini cominciano ad avere gli occhi luminosi. Nuova bambola commercializzata dalla Mattel? Ma manco per niente! Possessione dei Cicciobelli! Perché come diceva la Cortellesi quando registrava gli spot musicali per Magica Trippy: «E può evocare Satana!»
4. La scena degli elettrodi sulla testa di Juliet Mills. Ne ho già parlato sopra. A momenti, speri quasi che le scoppino in testa e la riducano a una cosa tipo questa,

ma poi tutto sommato, ti spaventi quando inizia a vomito-parlare.
5. La scena del levitare-seduta. Come ogni buona indemoniata che si rispetti, anche Juliet Mills sa volare come Peter Pan… ma senza fare pensieri felici. In più, lei lo fa comodamente da seduta mentre, saggia e autorevole, sogghigna irriverente come Linda Blair.

Fabio Secchi Frau


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