(ASCA) - Ginevra, 14 dic - Tutto e' pronto a Ginevra per dare il via domani, giovedi' 15 dicembre alle 15.30, all'ottava Conferenza Ministeriale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto), che fino al 17 dicembre prossimo vedra' responsabili dei dicasteri e negoziatori dei 153 Paesi membri impegnati nel traghettare i negoziati di liberalizzazione commerciale rilanciati a Doha ormai dieci anni fa fuori dallo stallo presente. Un impegno che il Consiglio generale dell'Organizzazione, nel documento di mandato espresso ai ministri che parteciperanno al vertice, ha stabilito si concentri su tre temi: il destino del ciclo di trattative, il sistema multilaterale e la lotta al protezionismo, il rapporto tra commercio e sviluppo in questi gravi tempi di crisi. I tre temi verranno affrontati nel Documento di consenso, che sara' la parte principale del Documento finale redatto dal Chairman di turno del vertice, il ministro del Commercio e degli Investimenti della Nigeria, Olusegun Olutoyin Aganga. In vista del vertice un forte scontro si e' verificato tra Paesi in via di sviluppo, che volevano l'approvazione nel vertice di un pacchetto specifico di iniziative di sostegno per i Paesi meno sviluppati (LDCs package), e quelli avanzati, in testa Stati Uniti ed Europa, che volevano l'inserimento nelle future trattative di nuovi temi di negoziato (21st Century Issues) come gli investimenti, i cambiamenti climatici e le tecnologie connesse e le misure anti crisi alimentare. Entrambi questi filoni di nuove iniziative potrebbero trovare posto nella parte del documento finale ''fuori dal consenso''. Il Consiglio generale, infatti, a fronte ''dell'eccezionalita' dei tempi presenti'' ha dato mandato ai ministri di procedere fuori dalla modalita' storica di procedere della Wto che e' il ''single undertaking'', ossia il consenso simultaneo su tutti i tavoli paralleli di negoziato. Si e' chiesto infatti ai ministri di cominciare a ''chiudere'' quanto possibile, per evitare che lo stallo negoziale si protragga. Oltre ai temi aperti, la ministeriale approvera' l'ingresso nella Wto di tre nuovi membri: Samoa, Montenegro e Russia, l'unica grande economia ancora fuori dal sistema commerciale multilaterale. Si prenderanno, inoltre, due decisioni importanti rispetto alla protezione dei diritti di proprieta' intellettuale. I Paesi meno sviluppati (LDCs) potranno aspettare fino al 31 dicembre 2013 prima di introdurre nelle legislazioni nazionali norme sui brevetti stringenti e coerenti con le regole protette in ambito Wto e, per quanto riguarda la salute e i sistemi di cura, prevede che sia estesa una moratoria sulle denunce possibili contro di essi da parte di societa' o organismi detentori di brevetti o licenze. L'assenza di misure specifiche in soccorso dei Paesi piu' poveri, ma anche l'insistenza sulle liberalizzazioni, in particolare in agricoltura, lavoro e finanza che rappresentano settori in forte crisi e soggetti a massicce pressioni speculative, sono le principali ragioni per cui la societa' civile internazionale, in testa la rete Our World Is Not For Sale protagonista delle giornate di Seattle, insieme al coordinamento sindacale Ituc, parteciperanno alle mobilitazioni indette dalle realta' svizzere con lo slogan ''Occupy Wto''. Oltre 70 delegati da tutto il mondo parteciperanno ai lavori della Wto facendo pressione sulle delegazioni dei Governi perche' ''il lavoro, il cibo e i diritti vengano anteposti ai profitti delle corporations''. In una tenda posta all'esterno della sede del Vertice (L'International Conference Centre Geneva) si presenteranno le attivita' di Occupy Wto che si aprono domani alle 11.00 con la prima conferenza stampa e culmineranno sabato 17 con una manifestazione cittadina, ma prevedono sessioni di formazione e aggiornamento sui negoziati, oltre ad azioni dirette, per tutte le giornate della ministeriale. sis/lus/rl
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