WW 1...in italiano suona "Prima guerra Mondiale", scoppiata il 28 luglio 1914, fondamentalmente per un casus belli, un pò imprevisto, un pò sperato.
L'intero mondo si sta preparando a ricordare, dopo 100 anni, un evento così importante per la storia dell'uomo. L'Italia non entrò subito in guerra, per il popolo italiano la guerra iniziò il 24 maggio 1915, e ne entrò cambiando alleanze rispetto a quelle che aveva stipulato in tempo di pace.
Nel mio pellegrinare sono passato spesso per luoghi dove si sono combattute battaglie, magari non tutte importanti per la storia, ma sicuramente importanti per i soldati che ne hanno preso parte e che sparavano, indipendentemente dallo schieramento, che tutto si risolvesse al più presto e nel migliore dei modi così da poter tornare a casa.
Un area geografica fondamentale per l'Italia durante il conflitto è stato il nord-est italiano tra Trentino Alto Adige e Veneto, zona abbastanza battuta dal sottoscritto, da qui l'idea di partecipare, nel mio piccolo, ad un piccolo progetto per ricordare l'avvenimento, durante i miei viaggi cercherò, da qui fino alla fine del 2014, di mettere nelle mie tappe luoghi che sono stati interessati dal conflitto, intendiamoci, mantenendo lo stile di Cyrano217 e il mio: luoghi poco conosciuti dalle masse o dal grande turismo, cercando di farli vedere e, sopratutto, sentire, sperando di far scoccare la scintilla dell'interesse in tutti voi.Trentino, terra di confine oggi come allora, l'Impero Asburgico, temendo un volta bandiera dell'Italia, tra metà '800 e primo '900, iniziò a costruire una fascia di fortificazioni a difesa dei propri confini, ne consegue che, nel solo Trentino sono stati edificati ben 80 forti, non tutti sono stati usati o interessati dalle battaglie però, uno di questi, che è stato interessato degli eventi, è stato il Forte Dosso del Sommo o Forte Serrada, sull'altopiano di Folgaria nel Trentino sud-orientale. Il forte faceva parte della cinta difensiva che lo poneva in contatto con Forte Sommo Alto, Forte Cherle, Forte Belvedere a Lavarone e altri forti disseminati sulle montagne intorno.
Ah, dimenticavo, c'è da tener presente che la Prima guerra Mondiale, nella zona tra Trentino, Veneto e Lombardia, è stata combattuta tutta a non meno di 1500 metri, con inverni che sicuramente non avevano nulla d'invidiare a quelli odierni e in un periodo in cui le varie Colmar,Montura o Columbia non erano altro che fantasticherie di un futuro lontano.
A questo punto passo al piano B: visitare Forte Dosso del Sommo o Serrada, il percorso, all'inizio, ha la parvenza di un tipico sentiero di montagna, ad un certo punto però sbuca su una strada bianca che non è altro che la strada militare costruita a inizio secolo per accedere al forte, anche senza sapere l'origine militare della carraia lo si può intuire della sua struttura che risulta, a colpo d'occhio, tipicamente militare.La strada si snoda nelle vallette della montagna, tutta rigorosamente al coperto dalla vista di chi sta sul monte Pasubio li di fronte, dove, all'epoca, si trovavano le truppe italiane.
Percorrere la struttura e le sue macerie può essere molto pericoloso, in quanto non ci sono parapetti, e la struttura strapiomba sulla valle, e i detriti non sono messi in sicurezza, ergo, si sente che in certi casi, si cammina su macerie che potrebbero nascondere delle spiacevoli sorprese.
Già che ero li ho provato a cercare l'inizio della famosa trincea della Forra del Lupo, tale ricerca ha dato esito negativo, la trincea si nasconde bene, dovrò aspettare la sua apertura nel 2014.
M'arrendo, ma comunque soddisfatto, inizio il ritorno a casa...consiglio una tappa alla "Baita Tonda", ma sconsiglio vivamente di scegliere la via più breve per arrivare a valle...passare dalle piste da sci d'estate non è un'idea eccezionale.
Alla fine della giornata devo dire che, pur essendo stato altre volte a visitare i luoghi della Grande guerra, questa volta è stato diverso, forse conosco di più l'argomento, e sicuramente in questi ultimi anni l'ho visitato in modo più completo: da tutte e due le parti, comunque sia vedere certi posti e pensare che la loro storia non è proprio così lontana nel tempo da noi, fa una certa impressione.