Grande festa a Venezia per la giornata WWF dedicata alle tartarughe marine
E per tutta l’estate campi di volontariato, vacanze in barca a vela, iniziative speciali per proteggere i nidi e sensibilizzare i pescatori e la mostra itinerante con le tartarughe in 3D
Tutte le info su mediterraneo.wwf.it
Grande festa per le tartarughe marine insieme al WWF per il Turtle Day, la “giornata delle tartarughe marine” celebrata sabato scorso dall’associazione a livello internazionale, che in Italia ha radunato sulla spiaggia del Lido di Venezia esperti del mare, pescatori, istituzioni, cittadini, e naturalmente bambini, per conoscere e imparare a proteggere questi affascinanti rettili del mare, che nuotano nei mari di tutto il mondo da 150 milioni di anni ma che oggi sono in pericolo di estinzione.
La giornata è stata anche l’occasione per scoprire tutte le attività organizzate dal WWF durante la “Turtle summer 2012” per coinvolgere grandi e piccoli in una concreta attività di tutela della Caretta caretta e rafforzare questo importante tassello dell’azione WWF per un “Mediterraneo di qualità” (a cui è dedicata la piattaforma http://mediterraneo.wwf.it/ che raccoglie le molte iniziative WWF nel bacino del Mediterraneo): tre campi di volontariato per vigilare sulle spiagge dove depongono le uova in Calabria e Sicilia, quattro proposte di turismo in barca a vela e nelle oasi WWF per ragazzi e adulti, un gioco online per i più piccoli, monitoraggio scientifico di alcuni esemplari di Caretta caretta, la raccolta di segnalazioni delle deposizioni sulle spiagge con il coinvolgimento di turisti e bagnanti, e un “network tartarughe” nazionale che le raccoglie e cura in caso di cattura accidentale nelle reti da pesca.
Al Lido di Venezia, hanno accolto i partecipanti le speciali tartarughe in 3D a grandezza reale e la mostra itinerante realizzata da WWF Italia e Coop esposta allo Stabilimento Blue Moon, che ha fatto da cornice alle animazioni per bambini e all’emozionante momento della liberazione in mare della tartaruga “Pandora”, che è stata salvata grazie anche all’aiuto della Stazione Idrobiologica di Chioggia e al Dr. Bellese (medico veterinario SIVAE) e all’ambulatorio dei Dr.Tusset-Vianello del Lido di Venezia. La tartaruga è stata poi seguita e curata in lungodegenza presso la Fondazione Cetacea di Riccione, presente all’evento di liberazione e partner del WWF Italia nel Network Tartarughe.
La tartaruga marina è tra i tesori più preziosi del nostro mare. Delle 7 specie di tartarughe marine che vivono nei mari di tutto il mondo, la Caretta caretta, la tartaruga verde (Chelonia mydas) e la tartaruga liuto (Dermochelys coriacea) frequentano anche il Mediterraneo, che ogni anno ospita circa 7.200 nidi. Sulle spiagge italiane si contano circa 30-40 nidi di Caretta caretta ogni anno, concentrati in Calabria e Sicilia. Ma oggi tutte e sette le specie sono considerate a rischio estinzione e la causa principale è l’impatto con le attività umane, a partire dalla pesca accidentale. In tutto il Mediterraneo si stima che ogni anno più di 130.000 tartarughe vengano catturate accidentalmente negli attrezzi da pesca, di cui oltre 40.000 non sopravvivono. Mentre in Italia la pesca accidentale colpisce più di 20.000 esemplari all’anno. A queste vanno aggiunte le migliaia di tartarughe che ingoiano sacchetti di plastica scambiandoli per meduse, che vengono colpite dalle imbarcazioni mentre galleggiano per scaldarsi al sole, i piccoli appena nati che finiscono sulle strade disorientati dalle luci artificiali di coste sempre più urbanizzate, i nidi distrutti dai mezzi meccanici utilizzati per la pulizia delle spiagge e da un’attività turistica incontrollata. Per questo il WWF, da oltre vent’anni ha creato uno speciale “network tartarughe” - in tutto 20 centri lungo le coste italiane, tra cui i centri recupero del WWF – che lavora insieme agli operatori del mare, i pescatori, università e centri di ricerca, istituzioni e una nutrita squadra di volontari, turisti e bagnanti che ogni anno si attivano in prima persona per proteggere le tartarughe marine, dal momento della deposizione fino alla loro vita in mare. E per mostrare ai pescatori come comportarsi con le tartarughe catturate accidentalmente dagli attrezzi da pesca, il WWF ha realizzato speciali magliette a fumetti con semplici “istruzioni per l’uso”.
Dopo il grande successo dell’anno scorso, anche quest’anno il Network Tartarughe invita tutti quelli che passeranno l’estate sulle spiagge a segnalare tracce e nidi e animali in difficoltà al WWF: tel 06844971 Email [email protected]. Ma le proposte di attività lungo tutta l’estate sono moltissime, dai campi di volontariato in Calabria e Sicilia, alle vacanze a Policoro (Basilicata), Torre Guaceto (Puglia), Miramare (Friuli) e nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
E’ inoltre possibile aiutare il WWF ad acquistare due grandi vasche per la cura e la degenza di tartarughe marine di grandi dimensioni per lo storico Centro Recupero per Tartarughe marine di Lampedusa, oltre a strumenti ecografici, radiografici, chirurgici, per l’anestesia e anche medicine, e per sostenere i campi di sorveglianza sulle spiagge dove le tartarughe depongono le uova, attraverso una donazione al progetto www.wwf.it/turtle
L’evento di Venezia è stato realizzato dal WWF Italia insieme a WWF Veneto, Riserva Naturale di Valle Averto, Oasi WWF Dune degli Alberoni, Museo di Storia Naturale di Venezia, Capitaneria di Porto, Corpo Forestale dello Stato, Comune di Venezia, Municipalità Lido Pellestrina, Veneto Agricoltura, Università di Padova, Sindaco di Jesolo, Museo di Storia Naturale di Jesolo, Servizi Forestali della Regione Veneto, Protezione Civile, Club Subacqueo S.Marco e Coop partner del progetto Turtle Summer 2012.
La mostra itinerante proseguirà il suo giro d’Italia in queste date: 19-24 giugno: Trieste, 1 luglio- 8 luglio: Parco del Conero, 15-22 luglio: Monopoli, 24-29 Luglio: Policoro, 5 -12 agosto: Mazara del Vallo, 14-19 agosto: Torre Salsa.