Ma cominciamo..
- Cosa stai leggendo in questo periodo?
Al momento mi sto concentrando su "La meccanica del cuore" di Mathias Malzeu, di cui ho parlato brevemente nel Teaser Tuesday di ieri. Purtroppo sto andando a rilento, non mi coinvolge più di tanto. Penso mi manchi proprio lo stimolo per continuarlo, non c'è nulla che mi spinge a pensare voglio sapere cosa succede adesso!, nonostante la storia tratti dell'avventura di un ragazzino con un orologio a cucù al posto del cuore. Forse sono le troppe ripetizioni, o la semi-antipatia che provo nei confronti del protagonista. In ogni caso, sono solo 145 pagine, eppure l'ho cominciato diversi giorni fa. Un libro così breve normalmente lo divorerei in uno, massimo due giorni (vedi "Stupore e tremori" di Amélie Nothomb, o il delizioso "La punizione del romanzo" di Danila Passerini).
Per quanto riguarda "Una ragazza da Tiffany", devo ammettere che è stato un po' abbandonato. Dopo 60 pagine ..ancora niente. Perciò ho preferito metterlo da parte e leggere altri libri – che mi hanno appassionata molto di più fin dall'inizio – sperando di poter trovare la voglia di continuare. Ci sono troppi personaggi, ma niente carne al fuoco. Le persone che abitano nella stessa pensione della protagonista e le sue colleghe sono troppe e vagamente abbozzate. Rende la lettura lenta, noiosa e priva di interesse per ciò che potrebbe accadere. Forse lo sto giudicando male, perché non appena ci si sposta nella pensione ho pensato a "Papà Goriot" di Balzac, ricco di dettagli e reale. Un libro dove non solo i personaggi prendono vita, ma anche i muri, perché le descrizioni sono meravigliose. La scrittura della Vreeland non mi convince più di tanto. Almeno per ora.
Diversa invece la mia opinione de "Il petalo cremisi e il bianco" di Michel Faber, che sto tuttavia leggendo a rilento, fra un libro e l'altro, perché più lungo (981 pagine in totale). Attualmente ne ho letto un buon 15% e mi piace molto, pur essendo scritto in maniera inusuale: è come se l'autore stesse raccontando una storia di cui è stato testimone, non su carta, ma di fronte a voi. Chiacchierando ed accompagnandovi per le strade. In particolare amo l'ambientazione, ovvero la Londra dell'Ottocento, e mi piacciono molto le storie che parlando di prostitute e dei loro tentativi di ascesa più o meno riusciti. A questo proposito vorrei consigliare "Il nastro rosso" di Emma Donoghue che ho letto diversi mesi fa e che tratta di una prostituta che cerca di cambiare la propria vita.
- Quale libro hai appena terminato?
Cosa dire? "Dobbiamo parlare di Kevin" di Lionel Shriver mi è stato caldamente consigliato da mia sorella, Nageki, e mia madre. Inizialmente facevo fatica a seguire i ragionamenti della protagonista, ma dopo una ventina di pagine mi ha coinvolta così ferocemente (!) che l'ho divorato in pochi giorni. Sicuramente sarà uno dei primi libri che recensirò a breve e già da ora lo consiglio perché merita davvero. È agghiacciante, intenso e sconvolgente. Ma soprattutto tratta di un argomento attualissimo: Kevin, studente americano di quindici anni, ha radunato un insegnante e sette compagni nella palestra della propria scuola e li ha uccisi con lucida determinazione. Il romanzo è costituito dalle lettere che la madre scrive al marito, padre di Kevin, a proposito della loro vita immediatamente prima dell'arrivo del figlio e di tutti gli anni trascorsi insieme.
- Cosa pensi leggerai dopo?
Essendo un romanzo epistolare, è breve, presenta molti spazi tra una lettera ed un'altra ed è scritto abbastanza grande. Prevedo che non ci vorrà molto per leggerlo, cosicché potrò dedicarmi subito a tanti, altri nuovissimi libri che muoio dalla voglia di leggere. Ultimamente non farei altro.. e voi?