Dopo quasi due anni di volo orbitale, l’X-37B, il veicolo senza equipaggio della US Air Force, è rientrato lo scorso 17 ottobre dalla sua terza missione nello spazio alla base di Vandenberg, California. Questa missione, denominata OTV-3, è stata la più lunga mai affrontata dal misterioso veicolo. Come per le precedenti due missione dell’X37-B, anche i dettagli di OTV3 sono stati classificati. La missione inaugurale del programma spaziale dei militari americani è avvenuta nell’aprile del 2010, con una durata di 225 giorni. La seconda missione, invece, è durata 469 giorni. “Sono estremamente orgoglioso del nostro team per il successo di questa missione”, ha dichiarato il colonnello Keith Balts, comandante del 30° Space Wing. Nonostante tutto, non è chiaro cosa abbia fatto realmente l’aereo in orbita. Secondo alcuni commentatori, tanta segretezza potrebbe essere giustificata dal fatto che l’X37-B potrebbe essere un drone-spia. Nel corso delle due missioni precedenti, la Cina rese noti i suoi timori sul fatto che il veicolo spaziale potrebbe essere la piattaforma per nuove armi orbitali o uno strumento per disattivare i satelliti. La natura top-secret delle missioni X-37B ha scatenato una ridda di teorie del complotto: eccone alcune delle più gettonate dagli internauti. Sorveglianza Sebbene i militari degli Stati Uniti abbiani già numerosi satelliti di sorveglianza in orbita, alcuni pensano che l’X-37B sia destinato al monitoraggio high-tech di alcune regioni “calde” del pianeta. “X-37B è probabilmente equipaggiato con prototipi di strumenti destinati a spiare il Medio Oriente e altre regioni geopolitiche instabili”, scrive extremetech.com. Ma quale sarebbe il vantaggio di utilizzare un aereo per spiare invece di un satellite? “L’aereo probabilmente può muoversi in maniera più veloce rispetto ad un satellite”, scrive Business Week. Anche se hanno sottolineato che la quantità di carburante per questo tipo di manovre sarebbe proibitiva essendo rimasto in volo per due anni. Bombardamenti spaziali I teorici della cospirazione hanno teorizzato che l’X-37B serva per eseguire bombardamenti orbitali, ma il sito Popular Mechanics ha spiegato che anche questo tipo di operazione richiederebbe quantità di carburante decisamente proibitivi. “Bombardare obiettivi sulla superficie terrestre dallo spazio richiederebbe combiamenti continui di orbita, con enormi consumi di combustibile”, ha spiegato il professor Mark Lewis dell’Università del Maryland, ex scienziato capo dell’Air Force. Interferire con altri satelliti Un’altra idea è che l’X-37B, un po’ nello stile dei film di James Bond, possa distruggere o interferire con altri satelliti ostili al governo degli Stati Uniti. Anche in questo caso, gli scettici sono molti, dato che gli altri governi del mondo avrebbero tutta la tecnologia disponibile per monitorare i movimenti del velivolo segreto e prendere le necessarie contromisure. Spiare la stazione spaziale cinese Poco prima del lancio dell’X-37B, la BBC e lo SpaceFlight Magazine avevano pubblicato alcuni rapporti che suggerirebbero che l’orbita del veicolo è abbastanza vicina per capire cosa sta succedendo sulla stazione spaziale cinese Tiangong-1. L’analista Jim Oberg, tuttavia, ha detto alla BBC che questa missione è praticamente impossibile. “Sono in orbite che attraversano l’equatore di circa 90 gradi, sfiorandosi a velocità di migliaia di metri al secondo. Qualunque tipo di osservazione è praticamente impossibile”. Osservazione segreta della superficie terrestre Forse, invece di interferire con i satelliti spia in orbita, l’X-37B è un ulteriore strumento di osservazione segreta della superficie planetaria. L’ipotesi nasce dal fatto che numerosi osservatori hanno notato che il velivolo è passato ripetutamente su alcune regioni della Terra, in maniera molto simile a come fanno i satelliti, forse rilasciando sonde in orbita, o qualcosa di simile. Un rapporto del New York Times spiega che diversi osservatori amatoriali hanno visto l’aereo volare sopra la stessa aerea del pianeta ogni quattro giorni, come ci si aspetterebbe da un satellite di ricognizione. Fonte: www.ilnavigatorecurioso.it
Dopo quasi due anni di volo orbitale, l’X-37B, il veicolo senza equipaggio della US Air Force, è rientrato lo scorso 17 ottobre dalla sua terza missione nello spazio alla base di Vandenberg, California. Questa missione, denominata OTV-3, è stata la più lunga mai affrontata dal misterioso veicolo. Come per le precedenti due missione dell’X37-B, anche i dettagli di OTV3 sono stati classificati. La missione inaugurale del programma spaziale dei militari americani è avvenuta nell’aprile del 2010, con una durata di 225 giorni. La seconda missione, invece, è durata 469 giorni. “Sono estremamente orgoglioso del nostro team per il successo di questa missione”, ha dichiarato il colonnello Keith Balts, comandante del 30° Space Wing. Nonostante tutto, non è chiaro cosa abbia fatto realmente l’aereo in orbita. Secondo alcuni commentatori, tanta segretezza potrebbe essere giustificata dal fatto che l’X37-B potrebbe essere un drone-spia. Nel corso delle due missioni precedenti, la Cina rese noti i suoi timori sul fatto che il veicolo spaziale potrebbe essere la piattaforma per nuove armi orbitali o uno strumento per disattivare i satelliti. La natura top-secret delle missioni X-37B ha scatenato una ridda di teorie del complotto: eccone alcune delle più gettonate dagli internauti. Sorveglianza Sebbene i militari degli Stati Uniti abbiani già numerosi satelliti di sorveglianza in orbita, alcuni pensano che l’X-37B sia destinato al monitoraggio high-tech di alcune regioni “calde” del pianeta. “X-37B è probabilmente equipaggiato con prototipi di strumenti destinati a spiare il Medio Oriente e altre regioni geopolitiche instabili”, scrive extremetech.com. Ma quale sarebbe il vantaggio di utilizzare un aereo per spiare invece di un satellite? “L’aereo probabilmente può muoversi in maniera più veloce rispetto ad un satellite”, scrive Business Week. Anche se hanno sottolineato che la quantità di carburante per questo tipo di manovre sarebbe proibitiva essendo rimasto in volo per due anni. Bombardamenti spaziali I teorici della cospirazione hanno teorizzato che l’X-37B serva per eseguire bombardamenti orbitali, ma il sito Popular Mechanics ha spiegato che anche questo tipo di operazione richiederebbe quantità di carburante decisamente proibitivi. “Bombardare obiettivi sulla superficie terrestre dallo spazio richiederebbe combiamenti continui di orbita, con enormi consumi di combustibile”, ha spiegato il professor Mark Lewis dell’Università del Maryland, ex scienziato capo dell’Air Force. Interferire con altri satelliti Un’altra idea è che l’X-37B, un po’ nello stile dei film di James Bond, possa distruggere o interferire con altri satelliti ostili al governo degli Stati Uniti. Anche in questo caso, gli scettici sono molti, dato che gli altri governi del mondo avrebbero tutta la tecnologia disponibile per monitorare i movimenti del velivolo segreto e prendere le necessarie contromisure. Spiare la stazione spaziale cinese Poco prima del lancio dell’X-37B, la BBC e lo SpaceFlight Magazine avevano pubblicato alcuni rapporti che suggerirebbero che l’orbita del veicolo è abbastanza vicina per capire cosa sta succedendo sulla stazione spaziale cinese Tiangong-1. L’analista Jim Oberg, tuttavia, ha detto alla BBC che questa missione è praticamente impossibile. “Sono in orbite che attraversano l’equatore di circa 90 gradi, sfiorandosi a velocità di migliaia di metri al secondo. Qualunque tipo di osservazione è praticamente impossibile”. Osservazione segreta della superficie terrestre Forse, invece di interferire con i satelliti spia in orbita, l’X-37B è un ulteriore strumento di osservazione segreta della superficie planetaria. L’ipotesi nasce dal fatto che numerosi osservatori hanno notato che il velivolo è passato ripetutamente su alcune regioni della Terra, in maniera molto simile a come fanno i satelliti, forse rilasciando sonde in orbita, o qualcosa di simile. Un rapporto del New York Times spiega che diversi osservatori amatoriali hanno visto l’aereo volare sopra la stessa aerea del pianeta ogni quattro giorni, come ci si aspetterebbe da un satellite di ricognizione. Fonte: www.ilnavigatorecurioso.it
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