Una finale al fulmicotone per X Factor 7 al Forum di Assago, scenografie da Grammy Awards e pubblico delle grandi occasioni per lo più in attesa dei One Direction.
Giorgia, Elisa, Marco Mengoni e Mario Biondi fanno gli onori di casa e omaggiano Nelson Mandela, insieme a tutti i ragazzi di questa edizione del talent di Sky. Man in the mirror di Michael Jackson il brano prescelto, nel quale Mengoni si sente a proprio agio e fa un salto all’indietro nel tempo, dato che la cantò in una delle prime puntate dell’edizione da cui uscì trionfatore. Una vittoria annunciata e senza rivali la sua, come quella del bravo “tesorino” di Città di Castello, Michele Bravi, 19 anni da poco compiuti e un graffio nella voce che ne fa una sorta di Noemi al maschile, con allure internazionale.
In finale sono arrivati come sappiamo Michele, Violetta, Ape Escape e Aba. I quattro affrontano la prima manche ovvero quella dei duetti con gli ospiti big.
Ape Escape convincono con una grintosa versione di Labirinth assieme ad Elisa. L’unico problema è che i tre di Nocera Inferiore indossano giacche di stagnola che li fanno assomigliare pericolosamente a dei torroncini Condorelli ed Elisa, infilata a forza dentro un pneumatico Firestone, li insegue per tutto il palco per scartarli e mangiarseli.
Violetta, in una versione che è una via di mezzo tra una bambola Lenci ed un puntaspilli da sarta, si ritrova a cantare L’essenziale con Mengoni, ma la sua partecipazione essenziale non è, anzi è, a parer mio, piatta e modesta. Se a Violetta togli ukulele e saloon, la rovini.
Aba e il testosteronico Mario Biondi affrontano Close to you di Burt Bacharach, bella prova natalizia, Aba si riconferma ottima cantante da nightclub, ma adesso credo sia arrivato il “time to say goodbye”.
Michele e Giorgia cantano Gocce di Memoria. Nulla da dire, se non “datemi subito l’indirizzo del dietologo di Giorgia”.
Alla fine della manche, è infatti Aba a lasciare la gara tra le lacrime e i ringraziamenti a tutti quelli che hanno reso possibile e bla bla bla….”
Giorgia che ha le tette inversamente proporzionali a quelle della Ventura, canta il suo ultimo singolo che è un grande successo radiofonico “Quando una stella muore”.
Seconda manche con i tre che cantano gli inediti. Ribadisco: la canzoncina di Violetta funzionerà in radio, quella degli Ape Escape in qualche live, quella di Michele ovunque.
La cosa più godibile di questo puntatone infinito è il duetto a tutto campo Mika – Morgan che finisce con la dimostrazione che stravizi e 20 anni di più incidono e come. Comunque bravi tutti e due. Qualcuni dica a Morgan che esistono tecniche di sbiancamento denti, oggigiorno.
Momentone One Direction con bimbeminchia urlanti, schizzi di lacrime e mascara ovunque per i 5 giovanotti senza pedalini. Non so se lo sto piazzando nel corretto ordine cronologico della serata, ma credo che sui One Direction, non avendo più l’età, io sia andata a farmi di pandoro.
Violetta non supera la prova inedito e se ne va con Ringo a bere tequila da qualche parte lassù nel Montana.
Restano Ape Escape e Michele, Morgan già dice a Michele che la Sony deve pensare bene al suo progetto discografico.
Gli Ape indossano per la prima volta il frac e ne vanno fieri. Tony dice che però le ciabatte restano nel cuore. Cantano Walk this Way come se non ci fosse un domani e la Ventura caccia i suoi ultimi urlacci, per questa stagione almeno.
Michele sfodera un Vasco Rossi complicato. Anima Fragile. Bravo e emozionante, come sempre. Il nonno sarà orgoglione.
Elisa promuove il suo singolo “Ecco che” e finalmente indossa qualcosa di decente.
Viene proclamato il vincitore che per la gioia di tutti, mia certamente, e per l’orgoglio della intera verde Umbria è MICHELE BRAVI. Bravi!
Prossima tappa: Festival di Sanremo!