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X-Men 2 (2003)

Creato il 17 luglio 2012 da Suerte77

X-Men 2 (2003)

Ci sono film e FILM e X-Men 2 appartiene alla seconda categoria. Ho aspettato ben nove anni prima di mettermi comodamente davanti allo schermo per assistere alle vicende dei mutanti inventati e portati al successo dalla Marvel. E’ stato letteralmente uno spettacolo per gli occhi e anche per il cuore viste le emozioni che si sprigionano in due ore di film senza un attimo di tregua.

Da una parte abbiamo i comuni esseri umani e dall’altra i Mutanti, persone che possiedono poteri particolari e che hanno (a volte) un aspetto diverso dal normale. Per entrambi i motivi vengono ritenuti una minaccia per l’intero genere umano nonostante nella maggior parte dei casi si tratti di persone che hanno un cuore generoso e una gran voglia di essere semplicemente rispettati. Proprio per la loro difficile situazione di emarginati, fin da bambini vengono cresciuti nell’ambiente protetto dell’istituto guidato dal Professor X ed è qui infatti che troviamo gli arcinoti Wolverine, Tempesta, Jean e Ciclope.

Il cattivo di turno è Stryker, un uomo che odia i mutanti e li vuole sterminare con le loro stesse armi, rappresentate in maniera particolare da Cerebro, un dispositivo potentissimo che riesce a individuare tutti i mutanti presenti sul pianeta Terra. Ovviamente il suo uso da parte di Stryker è del tutto malvagio: individuare per poi uccidere. Per farlo però ha bisogno del Professor X, l’unico in grado di mettere in funzione Cerebro. L’uomo viene imprigionato con una trappola e costretto contro il suo volere a mettere in pratica il terribile piano sotto la minaccia del figlio di Stryker, Jason, un mutante dai poteri mentali invincibili. A questo punto spetta ai nostri eroi entrare in azione per salvare i propri simili e il professore.

Ciò che mi è piaciuto di più di questo film è forse la sensazione netta che nessuno dei mutanti sia in grado di farcela da solo. Sono sì superuomini ma allo stesso tempo hanno bisogno di collaborare per riuscire nell’impresa. Questo ovviamente distingue X-men da Spiderman, Batman, Hulk, Thor e via dicendo. Tutti personaggi che hanno successo perché fanno tutto soli. Qui invece c’è più realismo e anche tanta amarezza. Non si sentono eroi e non credono di avere una responsabilità rispetto al genere umano, vogliono solo proteggere se stessi anche a costo di vivere isolati o nascosti rispetto al resto degli uomini. Quando assistiamo alla sequenza dedicata a Bobby (uomo ghiaccio) c’è quasi una volontà da parte degli sceneggiatori di accomunare la situazione del ragazzo diverso perché mutante a quella per esempio di un giovane omosessuale che viene rifiutato dalla famiglia. Bobby vorrebbe vivere coi suoi ma è costretto a stargli lontano perché loro non lo vogliono, ne hanno paura, la madre arriva addirittura a chiedergli se ha provato a smettere di essere un Mutante come se questo fosse possibile.

Il film quindi oltre a divertire punta molto più in alto, contribuendo a mettere in risalto la situazione del diverso in un mondo dove è accettata solo la  normalità. Illuminante a questo proposito anche il bellissimo personaggio di Nightcrawler, dall’aspetto spaventoso ma dagli altissimi ideali. Lui dice una cosa come “la gente non riesce ad andare oltre quello che vede” e lo dice perché oltre ad essere un mutante, ha anche un aspetto a prima vista spaventoso, tanto da lasciare interdetti e un po’ diffidenti anche gli stessi X-men (in effetti tutti dotati di bell’aspetto).

Per quel che riguarda gli altri personaggi, ho trovato insulso e alquanto gnè gnè Ciclope, bella e fragile Tempesta, affascinante e indecisa Jean e ovviamente una spanna sopra tutti Wolverine, incazzato col mondo e figaccione a prescindere (soprattutto agli occhi delle donne del cast). Magneto vero cattivo del film, ma con quell’ironia che lo rende irresistibile e fantasmagorica Mystica.

Insomma un film da vedere anche più di una volta magari con un bel secchiello di pop corn e una bibita ghiacciata.

VOTO 8  


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