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X-Men 2 (2003)

Creato il 30 gennaio 2013 da Babol81
Continua l'epopea cinematografica dedicata ai mutanti Marvel! Oggi parlerò di X-Men 2 (X2), diretto nel 2003 dal regista Bryan Singer.
X-Men 2 (2003)
Trama: questa volta gli X-Men sono costretti ad allearsi con Magneto e Mystica per combattere il colonnello William Stryker, uno scienziato militare intenzionato a sterminare ogni mutante sulla faccia della Terra...
X-Men 2 (2003)
Tre anni dopo il deludente X-Men, tocca a questo X-Men 2 tirare un po' su la qualità dei film "mutanti". Se il suo predecessore, infatti, pativa la presenza di personaggi stereotipati e assolutamente incapaci di far provare allo spettatore qualsivoglia emozione, qui gli sceneggiatori si sono dati da fare per rendere sia la vicenda che i suoi protagonisti un po' più vicini allo spirito del fumetto, creando così una storia abbastanza coinvolgente che è persino riuscita a commuovermi un po' sul finale. Nel corso del film abbiamo così l'occasione di apprezzare delle sequenze molto interessanti e ben costruite, che mostrano una Tempesta combattuta tra il suo essere eroina e il naturale odio provato per chi vorrebbe la morte di tutti i mutanti, un giovane Uomo Ghiaccio costretto a fare "outing" e confessare ai genitori di essere diverso, per finire con un Charles Xavier assolutamente alla mercé dei suoi enormi e pericolosissimi poteri. A questi vecchi personaggi se ne aggiungono ovviamente di nuovi che, per una volta, arricchiscono la pellicola anziché diventare dei vuoti contentini per i fan: magistrale l'introduzione di Nightcrawler, uno degli X-Men più amati dai lettori, naturalmente disprezzato per il suo aspetto demoniaco ma dotato di grandissima carità cristiana ed incredibile gentilezza, ma anche il nuovo villain, il terribile e spietato William Stryker (che nei comics era un fanatico religioso mentre nel film è un freddo militare), dà dei punti a Magneto e alla sua Confraternita per come riesce a creare un persistente senso di tensione e di tragedia incombente. Sempre perfetto Hugh Jackman nei panni di Wolverine, che viene reso più consapevole del suo ruolo come X-Man e contemporaneamente outsider alla ricerca delle sue dolorose origini, inoltre questa volta qualche punto in più lo conquista anche Jean Grey, meno "gatta di marmo" rispetto al capitolo precedente (Ciclope no, non riesce a scrollarsi di dosso la sua fondamentale inutilità).
X-Men 2 (2003)
La storia di X-Men 2 si basa vagamente sulla graphic novel L'uomo ama, dio uccide di Chris Claremont, pietra miliare della storia mutante che introduce appunto il personaggio di William Stryker, e prosegue il discorso già cominciato in X-Men, approfondendolo: nel primo film la divisione tra mutanti buoni e malvagi era netta, nel sequel vengono rimescolate le carte in tavola e la giustificabile paura nei confronti del diverso si trasforma in cieco odio. La crociata di Magneto diventa così il "male minore" e ovviamente il sedicente Signore del Magnetismo riesce ad attirare a sé chi, come Pyro, vorrebbe reagire con violenza davanti ad un odio incomprensibile, mentre chi riesce ancora a sopportare e porgere l'altra guancia, come Nightcrawler, trova la sua ragion d'essere nell'idea di pacifica convivenza degli X-Men, un cammino che troppo spesso si rivela difficile, pericoloso e non privo di vittime "sacrificali". Per quanto riguarda gli eventi narrati, la pellicola pone le basi per quello che sarà l'ultimo capitolo della trilogia, quindi lascia in sospeso parecchi quesiti (non viene chiarito del tutto il mistero delle origini di Wolverine) e semina altrettanti indizi che all'epoca avevano fatto drizzare le orecchie ai fan che conoscevano le saghe dei mutanti Marvel (l'uccello di fuoco sul finale, per esempio), ma per il resto è abbastanza fruibile come film a sé stante, anche per i neofiti che non hanno mai letto un comic degli X-Men.
X-Men 2 (2003)
Veniamo ora alla parte tecnica. Premesso che a me, da pignola quale sono, il trucco di Nightcrawler fa a dir poco schifo (demonio blu e pelosetto ma tutto sommato un bel figliolo mi viene trasformato in un mostro liscio come un puffo e dai denti scompagnati? Ma ARGH!!), la bravura di Alan Cumming lo rende comunque guardabile e sopportabile, quasi realistico. I parrucchieri hanno capito che l'acconciatura di Tempesta era un insulto al personaggio e l'hanno leggermente migliorata e i responsabili della CG sono riusciti a conferire un tocco di naturalezza anche agli occhi bianchi della Dea Africana, impegnandosi contemporaneamente per offrire allo spettatore una spettacolare resa dei poteri di tutti i mutanti coinvolti. Le scene d'azione questa volta non sono risicate (e risibili) come in X-Men ma regalano qualche soddisfazione, soprattutto nel corso dell'assalto alla Scuola per giovani dotati, nello scontro tra Mystica e i soldati di Stryker e in quello finale tra Wolverine e la new entry, ahimé poco sfruttata, Lady Deathstrike. Molto bella anche la resa visiva di Cerebro e della sua controparte negativa, inoltre è sempre apprezzabile l'idea di incarnare la pura malvagità in un'innocente ragazzina. Insomma, questa volta i pro sono più dei contro e sicuramente X-Men 2 è un ottimo esempio di sequel che supera la pellicola originale.
X-Men 2 (2003)
Del regista Bryan Singer, Patrick Stewart (Prof. Charles Xavier), Hugh Jackman (Logan/Wolverine), Ian McKellen (Erik Lehnsherr/Magneto), Halle Berry (Ororo Munroe/Tempesta), Famke Janssen (Jean Grey), James Marsden (Scott Summers/Ciclope), Anna Paquin (Marie/Rogue), Rebecca Romijn (Raven Darkholme/Mystica), Brian Cox (William Stryker), Bruce Davison (Senatore Kelly) e Shawn Ashmore (Bobby Drake/Uomo Ghiaccio) ho già parlato nei rispettivi link.
Alan Cumming interpreta Kurt Wagner/Nightcrawler (ruolo che ha ottenuto a scapito del povero Neil Patrick Harris, che non conosceva il tedesco). Scozzese, ha partecipato a film come Goldeneye, Emma, Spice Girls – Il film, Eyes Wide Shut, Titus, Spy Kids e a serie come Mr. Bean,  Una famiglia del terzo tipo e Sex and the City. Come doppiatore, ha lavorato per le serie Leone il cane fifone, Robot Chicken e per i film Garfield: il film e I Puffi. Anche sceneggiatore, produttore, regista e compositore, ha 47 anni e tre film in uscita, tra cui I Puffi 2.
X-Men 2 (2003)
Aaron Stanford interpreta John Allerdyce/Pyro.  Americano, ha partecipato a film come La 25ma ora, Le colline hanno gli occhi, X-Men – Conflitto finale e a serie come Numb3rs e Nikita. Anche produttore, ha 36 anni.
X-Men 2 (2003)
Kelly Hu (vero nome Kelly Ann Hu) interpreta Mariko Oyama/Lady Deathstrike. Ve la ricordate, negli anni ’80, la giapponesina Kaori che parlava “pocopoco” l’italiano ma in compenso si sfondava di Philadelphia? In realtà la signorina era nata alle Hawaii e dopo queste prodezze su suolo italico ha partecipato a film come Venerdì 13 parte VIII: Incubo a Manhattan,  Il re scorpione e a serie come Genitori in blue jeans,  21 Jump Street, Raven, Melrose Place, Renegade, Sentinel, Nash Bridges, Più forte ragazzi, CSI: NY, Numb3rs e CSI: scena del crimine; come doppiatrice, ha lavorato nelle serie Robot Chicken e Phineas and Ferb. Ha 44 anni e due film in uscita.
X-Men 2 (2003)
Come avrete già avuto modo di evincere, X-Men 2 segueX-Men e precede X-Men - Conflitto finale, mentre dalle costole della serie hanno avuto origine i due spin-off X-Men: Le origini - Wolverine e X-Men: L'inizio a cui presto seguiranno The Wolverine (in uscita in Italia a giugno 2013) e X-Men - Giorni di un futuro passato, che dovrebbe essere pronto per il 2014. Nell'attesa, se il film vi fosse piaciuto consiglio la visione di Hellboy, Spiderman, Darkman e dei Batman di Tim Burton. ENJOY!
X-Men 2 (2003)
L'angolo del Nerd (o del gnégnégné, fate voi): 
Nel film compaiono brevemente altri mutanti, per non parlare poi dell’elenco di nomi eccellenti presenti nei files di Stryker. Oltre a Jubilee e Shadowcat, già apparse nel film precedente seppur interpretate da altre attrici, in X-Men 2 troviamo infatti:
Piotr "Colosso" Rasputin: mutante russo in grado di trasformare la sua pelle in acciaio organico, faceva parte della seconda generazione degli X-Men assieme a Wolverine, Tempesta, Banshee, Nightcrawler e il defunto Thunderbird. Nelle storie pubblicate attualmente in Italia milita ancora negli X-Men ma è stato posseduto dal demone Cyttorak e trasformato nel nuovo Fenomeno (personaggio che comparirà nel film X-Men  - Conflitto finale), cosa che lo ha portato a lasciarsi per l'ennesima volta con l'eterna fidanzatina Shadowcat.
Theresa O’Rourke Cassidy/Syrin: Irlandese, figlia del defunto X-Man Banshee (che troviamo adolescente nel film X-Men – L'inizio), è dotata come lui di un urlo sonico che le consente di volare. Nelle storie pubblicate attualmente in Italia milita nel supergruppo investigativo X-Factor, che tra l’altro vanta una delle collane meglio scritte di tutto il panorama dei comics.
Artie: Il ragazzino che nel film mostra la lingua biforcuta, nei comics è in realtà un bambinetto color rosa confetto, leggermente deforme, muto e con l’abilità di proiettare i suoi pensieri come se fossero ologrammi. Al momento dovrebbe essere senza poteri, perso chissà dove, in attesa che qualche scrittore si ricordi di lui.
Tra le varie libertà che si sono presi gli sceneggiatori (contiene qualche SPOILER):
- William Stryker, come si è detto, non è "nato" come militare ma come fanatico religioso a capo dei Purificatori, umani convinti di dover sterminare i mutanti. Il signore non è mai stato coinvolto nel progetto Arma X che ha infuso l'adamantio nello scheletro di Wolverine, inoltre ha ucciso il proprio figlio appena scoperta la sua natura di mutante. I poteri dell'inquietante Jason, così come il suo nome, sono infattamente ispirati a Mastermind, nemico storico degli X-Men in grado di generare illusioni telepatiche.
- Lady Deathstrike, invece, è MOLTO legata a Wolverine. Giapponese, figlia dello scienziato che aveva inventato il processo per legare l'adamantio alle ossa e convinta che il buon Wolvie avesse rubato i progetti del padre, la fanciulla col tempo è diventata un cyborg artigliato con la fissa perenne di far fuori il nostro eroe.
- La (prima) morte e conseguente trasformazione di Jean Grey in Fenice - entità cosmica allo stesso tempo portatrice di rinascita e distruzione, blah blah blah -  è avvenuta nei comics dopo un rocambolesco viaggio di ritorno dallo spazio. L'intera questione è talmente camurriosa e fondamentale per la continuity Marvel che, pur essendo cominciata negli anni '70, continua a far sentire i suoi strascichi ancora ai giorni nostri. Per dire, sta alla base del recentissimo crossover Avengers vs X-Men.

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