X-Men – Giorni di un futuro passato. Le 5 curiosità “mutanti”

Creato il 21 maggio 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

21 maggio 2014 • Le 5 Curiosità, Vetrina Cinema

X-Men – Giorni di un futuro passato è il nuovo film dedicato ai mutanti Marvel: qui le storie dei giovani supereroi, che avevamo visto nell’interessante prequel X-Men – L’inizio, che ci mostrava i mutanti nel 1962, si uniscono a quelle degli eroi maturi, che abbiamo conosciuto nella trilogia originale. Wolverine viene mandato indietro nel tempo da Xavier nel disperato tentativo di cambiare la storia e di evitare un evento che potrebbe rivoluzionare le esistenze di umani e mutanti.

In questo crossover tra le due serie degli X-Men vediamo l’old school con Patrick Stewart, Ian McKellen, Halle Berry e Hugh Jackman (Wolverine per la settima volta) accanto ai giovani mutanti Jennifer Lawrence (Mystica), Michael Fassbender (Magneto giovane), James McAvoy (Xavier giovane) e Nicholas Hoult (Beast). Ma la novità più ghiotta è ritrovare dietro la macchina da presa Bryan Singer, autore che ama tanto Hitchcock quanto Richard Donner, il regista dei primi due X-Men, che sarà anche al timone del prossimo capitolo, X-Men – Apocalypse, previsto per maggio 2016. Dopo aver dato inizio ai giochi, ora Singer li chiude. E la sua regia assicura sempre qualcosa in più, profondità e spessore. X-Men – Giorni di un futuro passato sarà nelle nostre sale il 22 maggio.

1. Un uomo torna indietro nel tempo per scongiurare un evento futuro, partendo da un mondo in cui le macchine stanno distruggendo la sua specie. La storia non vi è nuova? E infatti Bryan Singer, prima di girare il nuovo film, ha parlato di viaggi nel tempo proprio con James Cameron, che li ha affrontati nei suoi due Terminator, per capire come rendere credibile una storia simile. I due si sono incontrati a una festa di Peter Jackson, in Nuova Zelanda, e Cameron ha spiegato a Singer tutte le trappole, fisiche e logiche, che i viaggi nel tempo comportano.

2. Bryan Singer è esploso con I soliti sospetti, in cui ci ha regalato uno dei villain più famosi del cinema, Keyser Soze. Qui ci propone un altro cattivo da antologia, Boliver Trask (intepretato da Peter Dinklage, noto per Il trono di spade), ispirato addirittura ad Adolf Hitler. “Trask intende usare i mutanti come capro espiatorio proprio come Hitler fece con gli ebrei” ha raccontato il regista. Che, da L’allievo a Operazione Valchiria, di Nazismo se ne intende proprio…

X-Men: Days of Future Past

3. X-Men – L’inizio era un gustoso viaggio negli anni Sessanta: mescolava le atmosfere tipiche del film da supereroi a quelle delle pellicole di James Bond, ai look della Swingin’ London e alle suggestioni della Storia, come la crisi dei missili di Cuba. In X-Men – Giorni di un futuro passato, dopo un altro riferimento agli anni Sessanta (l’assassinio di John Fitzgerald Kennedy: indovinate chi era implicato?), facciamo un viaggio negli anni Settanta: l’occasione per far sfoggiare a Xavier e Wolverine giacche di pelle e camicie attillate e dal collo ampio, per mostrarci un risveglio alla luce di una lava lamp, una partita a Pong (il primo videogame della storia), e t-shirt dei Pink Floyd (la indossa il velocissimo mutante Quicksilver). Quanto alla Storia, siamo nell’era Nixon e nel momento della fine della Guerra del Vietnam, con i mutanti che irrompono nei trattati di pace di Parigi.

4. Le scene in cui è coinvolto il velocissimo Quicksilver (è interpretato da Evan Peters, noto per American Horror Story), sono state girate da Bryan Singer in uno speciale formato da 3600 frame al minuto. Questo significa che il supereroe (che sarà presente anche in The Avengers: Age Of Ultron, interpretato però da Aaron Taylor-Johnson) si muove a una velocità 1500 volte più veloce del normale. Tutto questo è evidente in una scena cult al ralenti in cui salva Wolverine e gli altri dalle pallottole, in cui tutti i personaggi sono quasi fermi e lui si muove per spostare persone, oggetti e per deviare le pallottole.

5. Tra gli attori della vecchia scuola e quelli della nuova, noi abbiamo avuto occhi solo per Jennifer Lawrence, che indossa ancora la pelle blu di Mystica.

Per non dover sottostare a ore di trucco, stavolta ha ottenuto di indossare una tuta super aderente, una sorta di velo, insieme a un tocco di body painting. Ha girato da sola i suoi stunt: dopo ogni combattimento andava al monitor, vedeva il risultato e chiedeva di rifare la scena. In quasi tutte le scene è praticamente nuda. Sarà anche blu e con gli occhi gialli, ma non le staccherete gli occhi di dosso…

Di Maurizio Ermisino per Oggialcinema.net

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