Magazine Mondo LGBTQ

X-Men - Giorni di un futuro passato [recensione]

Da Lord79
X-Men - Giorni di un futuro passato [recensione]
I film di supereroi son ritenuti film d'intrattenimento senza troppe pretese ed effettivamente pellicole come Thor e altri eroi Marvel, ci hanno abituato a sovrabbondanti effetti speciali, esplosioni, qualche risata, un super cattivo che vuole conquistare il mondo e l'eroe che deve difenderlo e tutto finisce lì. Gli X-Men invece son sempre stati diversi e forse proprio per questo mi piacciono così tanto e fin dai primi film diretti da Bryan Singer, l'aspetto principale è stato quello psicologico e il discorso della diversità è sempre stato messo al centro di ogni pellicola e oltre alle botte e i raggi laser, c'è sempre stato un risvolto sociologico interessante. Giorni di un futuro passato prosegue su questi temi e, se possibile, li accentua ancora di più e forse lo spettatore medio rimarrà spiazzato dal fatto che non c'è un vero e proprio nemico da combattere, ma gli avversari variano a seconda di come si mette la storia e man mano che la pellicola scorre, si scopre che non bisogna combattere un nemico, ma combattere un ideale e questa credo sia la cosa che differenzia maggiormente gli X-Men, da tutti gli altri film con gli uomini mascherati.Tra i personaggi principali di questo nuovo capitolo, ritroviamo alcune vecchie conoscenze come l'ormai onnipresente Wolverine, che si è fatto praticamente tutti i film e Hugh Jackman più invecchia e più diventa bono e Brian Synger lo sa e infatti butta nel film una scena completamente random, dove Wolverine appare senza mutande e a chiappe all'aria e solo quella vale il prezzo del biglietto e poi ritroviamo Halle Berry che ormai è sempre più ridicola nei panni di Tempesta e nel primo film aveva un parruccone lungo e bianco e nel secondo le avevano fatto un taglio scalato e nel terzo la tinta sale e pepe e in questo i capelli a spazzola e questa cosa che ogni volta le cambiano acconciatura, mi fa veramente troppo ridere e spero continuino così ancora per molto. Tornano anche i Magneto e Xavier adulti interpretati rispettivamente da Ian McKellen e Patrick Stewart, che per me rimarranno per sempre Gandalf e il Capitano dell'Enterprise e tornano anche le loro versioni giovani Michael Fassbender e James McAvoy. Ora: non so se riuscite ad immaginare cosa significhi avere nello stesso film Hugh Jackman e Michael Fassbender, ma tipo che neanche i migliori porno. Torna anche l'attrice premio Oscar Jennifer Lawrence, che anche questa volta veste i panni di Mystica e ora che ci penso, le donne di questo film hanno tutte vinto un Oscar e la Lawrence per Il Lato Positivo e Halle Berry lo vinse per Catwoman e... ahahaha... no vabbè... sto ovviamente scherzando e mi viene da ridere ogni volta che penso a Catwoman, che era veramente un film troppo brutto e non so come facciate voi a rimanere seri quando si nomina Catwoman e vabbè, seriamente, la Berry vinse l'Oscar nel 2001 per Monster's Ball e sebbene la inquadrino per tipo otto secondi, c'è anche Anna Paquin vincitrice dell'Oscar per Lezioni di Piano e infine Ellen Page, che l'Oscar non lo ha vinto per un soffio, ma venne comunque candidata per il suo ruolo in Juno.In mezzo ad un tripudio di effetti speciali e una storia che si svela man mano che la pellicola scorre, X-Men - Giorni di un futuro passato si rivela il più avvincente film della saga e mi dispiace per gli appassionati del fumetto che avranno trovato mille incongruenze e difformità, ma dal punto di vista cinematografico è veramente un capolavoro e non mancano i risvolti filosofici che ci portano a chiedere se il futuro sia già scritto o se è possibile percorrere nuove strade e il finale con Mystica, Wolverine e Stryker è la risposta perfetta a questa domanda e lascia tutti a bocca aperta e con un punto interrogativo stampato in fronte: e adesso cosa succederà?La risposta nel 2016 con X-Men Apocalypse, intanto godiamoci questo capolavoro.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine