L'umanità, però, ha sempre più paura dei mutanti, anche oggi che sono sull'orlo dell'estinzione. Quasi tutti gli Stati possiedono Sentinelle, cacciatori robotica giganteschi di mutanti, e le stanno riattivando per proteggersi.
La situazione su Utopia non è molto tranquilla. I due principali esponenti della razza mutante, dopo la morte di Charles Xavier, Ciclope e Wolverine sono ai ferri corti. Il primo vuole utilizzare i giovani mutanti, anche quelli poco più che bambini, come truppe di un esercito a difesa della specie; il secondo li vuole far crescere come nuove speranze per un futuro di pace. La convivenza tra i due leader porterà allo scisma della popolazione mutante: alcuni seguiranno Scott Summers, altri il vecchio Logan.
Dall'esterno i nuovi esponenti del Club Infernale non stanno certo con le mani in mano, anzi un nuovo modello di Sentinella è già pronto per mettere a ferro e fuoco la nuova, provvisoria, patria degli ultimi mutanti.
Scisma è stata un'operazione di rinnovamento narrativo nella linea narrativa degli X-Men. Dopo la morte di Xavier chi si è sentito erede della sua missione è stato Ciclope (un noto c+*!&ne) e Wolverine ha messo da parte la sua irruenza ed è stato al gioco, facendo il lavoro sporco per lui.
Per ravvivare la narrazione delle vicende degli X-Men la Casa delle Idee ha deciso di riportare in luce l'acredine che da sempre era presente tra i due e di usarla per creare nuove testate.
Scisma è cronologicamente precedente ad Avenger Vs X-Men, ma si gode di più se viene letto dopo. E' strano lo so, ma io l'ho vissuto meglio in questo modo. La storia di per se è poco originale, mossa, in apparenza, più dalla solita questione di cuore (il triangolo Scott-Jean-Logan) che da un profondo motivo politico ed ideologico.
La narrazione è buona ed abbastanza fluida, ma Jason Aaron si è dimostrato meno incisivo di altri autori di cicli così complicati sfornati dalla Marvel.
Pacheco, Cho, Davis&Kubert, ai disegni, hanno stili che ben si amalgamano tra loro. Quello che ha difettato un po' (sarà che a me non piace) è Acuna. Ecco, non si tratta sicuramente di uno dei suoi lavoro peggiori, ma il suo stile non è proprio uno di quelli che andrei a cercare al momento dell'acquisto di un fumetto.
A corredo della storia principale, a questo volume della collana Supereroi - Il Mito, troviamo altre due storie: Rigenerazione di Gillen e Tan e Incredibile di Gillen e Land. Niente male tutte e due. Nella prima, grazie ai disegni molto belli e dai colori caldi e vivi, assistiamo ad una singolare interpretazione della spartizione dei mutanti nelle due squadre (e vedere le ragazze mutanti in quei costumi succinti è un piacere per gli occhi). Una lotta atavica tra Ciclope e Wolverine permette a Tan di disegnare un gran numero di mutanti e a chi ne è un po' a digiuno di conoscerne di nuovi. Ad esempio io non sospettavo minimamente dell'importanza tattica di Pixie per le missioni di Ciclope (mi spiego ora la sua presenza nel prossimo film diretto da Brian Singer dedicato agli X-Men).
Incredibile, invece, ha come narratore di eccezione Sinistro e mette in ulteriore risalto la profonda simpatia che Ciclope è in grado di esercitare sul grande pubblico: veramente una triste e noiosa palla al piede.
Mettere al centro dell'universo degli X-Men un personaggio così inutile come Ciclope è stata una scelta veramente rischiosa da parte della Marvel. Dopo i diversi eventi che si sono susseguiti sappiamo come è andata a finire, ma, come sempre in questi casi, non è detta l'ultima parola.
Una lettura un po' pesante, ma che colma alcuni buchi dopo la lettura di saghe più interessanti come Avengers Vs X-Men.