Assomiglia a un pauroso insetto meccanico ma il piccolo automa progettato dai ricercatori dell'Università di Berkeley è incredibile se si pensa che agitando le gambette lunghe qualche centimetro ha raggiunto il record dell'automa più veloce al mondo: si chiama X2-VelociRoACH.
Nonostante il nome X2-VelociRoACH sia difficile da mandare a memoria non risulta particolarmente complicato ricordare che questo piccolo automa che pesa appena 50 grammi è stato in grado di raggiungere la velocità di 4,9 m/s ovvero poco più di 17 km/h.
X2-VelociRoACH è nato da una semplice idea. Per aumentare la velocità con cui può correre un robot ci sono solo due strade: aumentare la lunghezza degli arti oppure aumentare la frequenza del passo. I ragazzi americani hanno scelto questa seconda via arrivando a un frequenza di 45 cicli al secondo, un dato possibile da raggiungere grazie ai materiali utilizzati per la costruizione della carcassa del robot quali fibra di carbonio e nylon. X2-VelociRoACH potrebbe anche andare più veloce ma non senza subire pesanti cedimenti strutturali.
Di certo X2-VelociRoACH non ha immediate applicazioni nel campo della robotica o dell'hi-tech ma rappresenta un punto di partenza e un punto di riferimento per chi vuole sperimentare automi in grado di spostarsi ad elevata velocità superando così la goffaggine tipica di questo tipi di dispositivi.
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