Ci può dire cosa ha provocato la partenza di molti Spagnoli verso la Premier League? Sì, certo. I club inglesi hanno un grosso potere finanziario, e dato che in Spagna si vive una crisi economica, è logico che i giocatori bravi siano partiti per la Premier League. In più, l’esperienza mostra che gli Spagnoli si adattano facilmente, che diventa importante nei club di prestigio.
Lei ha fatto il cammino inverso…
La cultura del calcio è evoluta in Spagna? Sì, nel senso che noi sappiamo combinare tutte le differenti qualità (…) I giocatori spagnoli si mettono per prima cosa al servizio della squadra. Io, giocatore, sono bravo ma sono bravo per gli altri (…)
Il calcio spagnolo ha ancora anni gloriosi? Siamo prudenti. Non sta a noi dirlo. Perché nel calcio tutto può cambiare in una settimana.