Natale così come l'inizio del nuovo anno, sono quei momenti in cui cerchi di dare una pulita al backlog ma è anche periodo di saldi e di acquisti compulsivi. Non sono mai stato un grande fan di Lara ma dopo il rientro in scena dell'archeologa culminato con un'esclusiva One niente male, mi sembrava giusto recuperare i due spin-off isometrici che non avevo mai giocato.Nei Deals with Gold di inizio gennaio erano scontati sia Guardian of Light che Temple of Osiris e per meno di 10€ ho portato a casa un paio di prodotti che mi avevano sempre incuriosito ma non avevo mai avvicinato. Ho iniziato dal principio giustamente, accantonando per un attimo Xbox One e riaccendendo la mia bambina piccola per dare un'occhiata a questo action di cui si è parlato un gran bene a lungo. E ora capisco il perchè. Guardian of Light è un capolavoro. Un capolavoro di design, in primis, con una pletora di puzzle che non annoiano mai (neanche uno come me che si rompe facilmente le scatole in questo senso). Ma anche un capolavoro a livello tecnico, considerando che parliamo di un gioco del 2010 che fa ancora la sua porca figura messo vicino a tanti moderni esponenti del genere. Ho avuto la fortuna di giocare Guardian of Light in compagnia e se già la campagna single player non delude, in coppia viene fuori ancora più prepotentemente l'impressionante livello di qualità di questa perla targata Crystal Dynamics. La
Di contro la
VOTO 9/10