Una volta uscivo con un ragazzo che diceva sempre: “Non puoi definirti una vera nerd se non ti chiudi in camera almeno 3 sere a settimana a giocare ai videogiochi”. Oddio, ma io ai videogiochi non ho quasi mai giocato! Ecco, il sogno di un’intera adolescenza rovinato (ora, perchè a me piacesse tanto sentirmi una nerd è un’altra storia e questo non è il post giuto per raccontarvelo ). Laura non sei una nerd, fattene una ragione.
Poi arriva la Microsoft che ti invita alla presentazione dell’ Xbox One e ti viene voglia di chiamare il fantomatico ex e dirgli: “Ehy, sono una nerd a tutto tondo, dai videogiochi non mi staccherei mai. Ora rivedi l’assioma videogiochi-nerd perché esistono console come l’Xbox One che hanno sdoganato il mondo dei video game rendendolo aperto a tutti e non chiuso solo a pochi smanettoni”.
Sulla serata di presentazione dell’Xbox One non mi soffermerò, credo che abbiate tutti letto come si è sviluppato l’evento.
Mi piacerebbe invece soffermarmi su due giochi che ho avuto la fortuna di provare: Ryse Son of Rome e Dead Rising 3
Dead Rising 3 si svolge nella città de Los Perdidos dove gli abitanti sono quasi tutti zombie indemoniati e con più forza dei vivi. Nick Ramos è un meccanico dall’oscuro passato che si dovrà alleare con i sopravvissuti per non soccombere agli zombie. Tra le feature opzionali del videogioco ho trovato molto interessante quella del Kinect che attribuisce una certa consapevolezza della situazione agli zombie ma che al tempo stesso permette al giocatore di carpire l’attenzione dei cari morti viventi per distrarli e offenderli.
Non perdetevi questo gioco se come me, da buoni amanti dell’horror, pensate che un giorno gli zombie conquisteranno la Terra. Voi sarete i primi ad aver fatto un vero e proprio training su come difendervi
E ora facciamo un passo indietro nel tempo e catapultiamoci nell’antica Roma con Ryse: Son of Rome. La storia è quella di Marius Titus che assiste allo sterminio della sua famiglia per mano dei barbari. In cerca di vendetta, Marius si unisce all’esercito romano in Britannia e si fa rapidamente strada diventando un generale. Con l’inasprirsi della guerra contro i barbari, la sua missione si rivela: per trovare vendetta deve fare ritorno a Roma.La grafica di Ryse: Son of Rome toglie il fiato e permette il giocatore d’immedesimarsi pienamente nell’antica Roma. A differenza di Dead Rising 3, che è bellissimo ma a tratti un po’ complicato per le schiappe come me, è molto semplice ed intuitivo. Ogni singolo dettaglio è curato alla perfezione, man mano che si avanza nel gioco si è sempre più colpiti dalle armature dei guerrieri, dalla catapulta, dalle strade dell’antica Roma ricostruite alla perfezione e dai palazzi in fiamme sulla sfondo della guerra. Insomma, per chi di voi ha sempre sognato di rinascere guerriero in un’altra epoca, questa è un’occasione da non lasciarsi sfuggire
In definitiva penso che ognuno di noi provando i giochi dell’Xbox One possa trovare la propria dimensione di gioco, rivendicando la possibilità di diventare un gamer a tutti gli effetti senza per forza essere un nerd dei videogame.