Xenofobia latente e popolo intollerante

Creato il 08 aprile 2011 da Wordsinsound

La posizione del nostro governo nei confronti della questione immigrati è decisa: "L' UE ci aiuti o non controlleremo più i confini". Una forma di amministrazione statale e di pensiero politico a dir poco rivoluzionaria quella di utilizzare la "merce umana" come capro espiatorio e come arma, in caso di necessità. In sostanza, sono le stesse parole che a sua volta ha pronunciato Gheddafi per minacciare l'Europa nei giorni antecedenti alla decisione della NATO di intervenire nel conflitto libico con l'installazione di una no-fly zone. I provvedimenti adottati ed i decreti da rispettare (ma anche il termine "da interpretare" non sarebbe da considerarsi affatto sbagliato) sono principalmente tre:
-Il decreto emanato dal Presidente del Consiglio che concede permessi temporanei agli immigrati arrivati dal 1 Gennaio 2011 alla mezzanotte del 5 Aprile. Una decisione quantomeno ragionata, seppur in vista delle elezioni politiche amministrative;
-La direttiva europea 55 del 2001 che garantisce, inoltre, la protezione temporanea ai migranti e consentte i trasferimenti da uno Stato all'altro dell' UE.
-Il provvedimento Schengen secondo cui i gli extracomunitari, in questi casi, possono circolare solo se muniti di documento di viaggio e mezzi di sussistenza.
Ed ecco, quindi, che entra in gioco l'UE guidata, mai come in questi ultimi tempi, non dalla Merkel ma dal Presidente francese Sarkozy, difensore incontrastato dell'integrità nazionale, che punta i piedi rifiutandosi di accogliere tutti gli immigrati che non sono soddisfino i requisiti necessari per poter varcare il confine. Quello che sulla carta può sembrare un provvedimento oculato e scrupoloso, nella pratica si traduce in un respingimento indiscriminato di tutti quei tunisini che sperano di raggiungere la Francia, chi per un motivo, chi per un altro. Guarda caso, anche per il leader francese la campagna elettorale è vicina. E la ricetta per riscuotere consensi, di questi tempi, è quella del pugno di ferro con una spruzzata di xenofobia, che non fa mai male.
E così il destino di questi uomini e donne è conteso tra un Governo, quello Italiano, che non vuole vacillare proprio adesso e cerca quindi il dialogo con l'Europa, e quello Francese che non vuole sporcarsi le mani con questa faccenda che gli stà causando già fin troppe noie. Gli altri Stati europei, intanto, aspettano che il mare si calmi in vista della riunione di Lunedì a Bruxelles dove si decideranno, almeno teoricamente, le linee guida per risolvere questa crisi che interessa l'Europa, oggi proprio come negli anni 90'. E in tutte queste faccende burocratiche, che hanno i loro tempi ma che lasciano sempre il tempo che trovano, gli unici a non avere ancora un posto sono proprio gli immigrati. Ma noi Italiani, avanguardia del pensiero moderno e della tolleranza, abbiamo già un ampio ventaglio di soluzioni in merito al problema sopracitato:
- L'ormai celebre (e acclamatissima) teoria del "Fora de ball";
- Un intervento diretto e definitivo (citato dalla Repubblica di oggi nell'articolo "E Radio Padania attacca Maroni "il buopnista") del tipo: "vanno presi a pallottole, come in Spagna. Lì sì che si sentono gli zip-zip del piombo.";
- Una soluzione di rimpatrio forzato, previo linciaggio da parte del popolo;
Le ultime due soluzioni sono state proposte non dai nostri rappresentanti al Governo, il che sarebbe già di per sè preoccupante, ma dal popolo Italiano di Internet. Navigando nel mare dell'informazione si possono leggere, fortunatamente, i pareri più contrastanti. Volendo essere democratici, le soluzioni alla "questione immigrati" possono essere ricercate sia a Destra che a Sinistra purchè non si sfoci nel delirio spaventoso di questi giorni. Imbattersi in fotografie di cartelli che vietano l'accesso ai negozi agli "ANIMALI E AGLI IMMIGRATI" è qualcosa di disgustoso, disumano e razzista.
La paura pianta i semi dell'intolleranza e dell'odio verso il diverso; noi cittadini contribuiamo, anche nella nostra sfera quotidiana, a farli maturare, i Governi del nostro secolo raccolgono i frutti malati di questa società, poco importa se utilizzando la falce o la scure. Tanti secoli di Storia non ci hanno insegnato nulla.


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