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#XF8 Live puntata 7 – La semifinale: andate tutti a ramengo

Creato il 05 dicembre 2014 da Signorponza @signorponza

Bentrovati ad un nuovo appuntamento con X Factor, il programma tv dove va tutto bene finché i concorrenti non si esibiscono con gli inediti, perché poi son cazzi. Anche questa sera siamo pronti a scoprire i brani che rovineranno le carriere (non ancora iniziate) dei ragazzi. A maggior ragione visto che quest’anno li hanno scritti tutti loro. E nel mio cuore sento già che l’inedito di Mario sarà il momento perfetto per lavare i piatti.

I ragazzi partono subito belli carichi, entrando in studio con scritte in sovrimpressione che nemmeno con WordArt e violentando Counting Stars degli One Republic.  Io dico basta alla violenza sulla musica.

che bella grafica stasera a #xf8, sembra Agon channel

— Leone Lewis (@leonelewis) December 4, 2014

L’inedito di Madh si intitola Sayonara.

Fedez l’aveva preannunciato che sarebbe stato poco radiofonico e, in effetti, l’effetto che fa è Autostima di prima mattina dell’indimenticato re delle salsicce Dakota Ics. In altre parole, un brano con tanti suoni difficili da digerire al primo colpo. E non è nemmeno detto che lo si digerisca tra una settimana senza l’aiuto del bicarbonato di sodio.

.@JumpIuri pic.twitter.com/dFIIlGcZT8

— Fabio Manfreda (@FabioManfreda) December 4, 2014

Mario ci presenta la sua All’orizzonte e per me è una tragedia perché non ho ancora finito di cenare e quindi non posso impiegare questo tempo per fare i piatti e mi tocca ascoltarlo.

Una canzone che definirei di avanguardia pura, arrivata direttamente dagli anni ’90 e anonima come solo lui e Lorenzo Fragola sanno essere.

Bellissima, sembra una canzone di Nek del 1972. #XF8

— Sailor Stupider (@DukeOfSuffolk) December 4, 2014

Ilaria ha scritto My Name. E spero non l’abbia scritto con quel marcatissimo e insopportabile accento che si ritrova.

Il risultato in realtà è ancora peggiore, il testo è cantanto in un misto di inglese e toscano che non vi dico i brividi di disgusto sulla pelle. Da un punto di vista musicale è un insieme di canzoni già sentite: da Rumor Has It a Big Black Horse (and the Cherry Tree). Un brano che forse ci possiamo dimenticare ancor più velocemente di quello di Mario.

E siccome questo sarà l’ultimo post di X Factor per questa stagione, chiudo il cerchio rispetto alla prima puntata e vi ripropongo questa verità assoluta.

Leiner sgancia subito la sorpresa. Tutti ci aspettavamo cantasse in inglese, in realtà l’inedito è in italiano è si intitola Tutto quello che ci resta. Ed è già puzza di capolavoro. In più è prodotto da Roofio dei Two Fingerz e già ciao.

Avevo già pronto il tweet con scritto “CAPOLAVORO” nelle bozze, ma, dopo averla ascoltata, preferisco trincerarmi dietro il silenzio stampa. Paolo Meneguzzi anyone?

Su Emma sinceramente ho esaurito tutto quello che avevo da dire.

Daddy Blues è un pezzo che potrebbe essere la b-side di una musicassetta di inizio anni 2000. Come dite? Le musicassette all’inizio degli anni 2000 già non esistevano più? Ecco, anche questa canzone non dovrebbe esistere più.

Lorenzo Fragola ripropone The Reason Why, lo stesso pezzo che aveva portato ai provini. Evito di guardare twitter per non dover rollare troppo gli occhi.

Il pezzo, sentito per intero, si conferma per quello che già lasciava intendere: un ibrido che ricorda tante canzoni inglesi ma che non ha una sua anima.

teenagers pazze di Fragola manco se si chiamasse Banana @signorponza #XF8

— SaraVodcah (@Sara_Wasp) December 4, 2014

La prima vera bella canzone dall’inizio alla fine che sentiamo questa sera è I Lived degli One Republic.

Nemmeno il tempo di godersi un po’ di Musica con la “m” maiuscola che arriva la doccia fredda. Il popolo bue e per niente sovrano decide di tenere in gioco ancora una volta l’inutile Mario e di mandare a casa l’unica popstar che questa edizione abbia conosciuto: Leiner.

Mi disinteresso quindi della gara e sento che in sottofondo passano Fragola e quella ragazzina senza le “C” dure, vestita come se dovesse andare al semaforo a chiedere qualche spicciolo.

Mario canta Hey Ya e giù risate sulla Sardegna, quindi mi sento autorizzato a riportare un mio tweet che parla della mia isola preferita:

Marco Carta. Valerio Scanu. Mario di #XF8. Un'isola, un call center.

— Signor Ponza (@signorponza) December 4, 2014

L’interpretazione lascia un attimo a desiderare, soprattutto a causa della pronuncia inglese totally rubata a quella di Gabriele Cirilli a Tale e quale show.

Nel frattempo non riesco più a riprendermi: sono sotto shock e non riesco a prestare attenzione a tutto quello che viene dopo. Piuttosto che vedere Mario andare in finale, preferisco nell’ordine:

  • scrostare le pentole che ho usato per cucinare;
  • pulire il pavimento;
  • aprire il pacco di Asos che mi è arrivato,
  • rifare il letto.

Non ci crederete, ma Mario arriva davvero in finale. Al ballottaggio vanno invece Ilaria ed Emma e tutto mi scivola addosso come se non mi interessasse più nulla e come se questa fosse la peggiore edizione di sempre, almeno dal punto di vista delle scelte dei giudici e del pubblico. I giudici scelgono di salvare Ilaria.

Come vi anticipavo, questo è l’ultimo post (sottotono) per le trashcronache di X Factor di quest’anno. Settimana prossima, a Dio piacendo, sarò al Forum ad assistere alla finale e il mio MacBook Pro di certo non me lo porto sotto braccio.

Grazie a tutti per aver perso un po’ di tempo per leggere i miei deliri e per aver condiviso con me le vostre opinioni.

Simona, ci manchi.

Nelle puntate precedenti:

  • Puntata 1 – L’Italia non è pronta per il Pop
  • Puntata 2 – La gay community in fermento
  • Puntata 3 – Il senso di X Factor per la dance
  • Puntata 4 – Pesantezza ed egocentrismo
  • Puntata 5 – L’Italia si merita Mario e i Modà
  • Puntata 6 – Eyerolling on the River

X Factor


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