Xiaomi è sempre stata conosciuta come un azienda molto permissiva, ma lentamente sta cambiando le proprie politiche. Come ben sapete, la società ha annunciato di aver bloccato il bootloader sull’ultimo arrivato Redmi Note 3 e prevede di bloccarlo anche sul Mi4c, Mi Note Pro e dispositivi futuri.
L’azienda ha dichiarato anche il motivo di questa scelta. Con il bootloader sbloccato è possibile installare software personalizzati e vari malware. Scegliendo di bloccare il bootloader, Xiaomi, sta cercando di dare una minima sicurezza al cliente. Inoltre, questa scelta da parte dell’azienda permette di non formattare il terminale in caso di smarrimento o furto, quindi è possibile ritrovarlo con facilità.
Facciamo chiarezza sul perchè Xiaomi ha bloccato il bootloader sui suoi terminali odierni e futuri!
Bhe…prima abbiamo scritto che Xiaomi sta “lentamente” cambiando le proprie politiche. Perché “lentamente”? L’azienda, ha messo a disposizione un modulo di richiesta e un tool non molto impegnativo per sbloccare il bootloader con semplicità! Questo è stato fatto per tutti i clienti super appassionati di personalizzare il proprio dispositivo. Basterà compilare il modulo di richiesta, aspettare l’arrivo del codice e poi sbloccare il bootloader tramite il tool. Smartylife ha pensato anche a questo! Ecco una guida completa!
Inoltre, Xiaomi, ha anche dichiarato che dopo aver inviato il modulo di richiesta entro una ventina di giorni sarà accettata con l’invio del codice. Il perché questa lunga attesa? Perché i dipendenti dell’azienda dovranno esaminare ogni singola richiesta, una ad’una, per poi approvarla.
Spero che ora sia stata fatta chiarezza!
[Fonte]
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via | Sm@rty
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