Xiaomi Redmi Note 3 è stato spedito, fin dal momento del lancio, con il bootloader bloccato e sembra proprio che la versione internazionale seguirà le sue orme. Come abbiamo scoperto durante un test di Redmi Note 3 in versione cinese, il suo bootloader è bloccato e Xiaomi sostiene che ciò è stato necessario per aderire alle politiche commerciali imposte da Google.
Recentemente Xiaomi ha iniziato a bloccare anche i bootloader di Mi 4c e di Mi Note Pro. La spiegazione ufficiale di questa decisione è "il mantenimento di alti livelli di sicurezza sui vari device coinvolti": vero, questa scelta di sicuro ne aumenta la sicurezza, ma comporta anche degli aspetti negativi.
Tuttavia Xiaomi prova a giocare pulito, consentendo agli utenti comunque di sbloccare il bootloader nel caso lo desiderassero. Questa è l'unica buona notizia che vi possiamo dare, dal momento che vi sono alcuni spiacevoli inconvenienti derivanti dal blocco forzato dei bootloader ed, eventualmente, dal loro successivo processo di sblocco.
Primo, bloccare un bootloader tramite un aggiornamento OTA non è affatto una procedura priva di rischio. Per farla breve, sono già apparsi i primi device brickati durante il processo di update per batteria non abbastanza carica o altri inconvenienti vari. Ma, dal momento che il bootloader bloccato disabilita la modalità fastboot, non vi è più la possibilità di un-brickare il dispositivo, ottenendo così un grazioso fermacarte.
Secondo, se il vostro dispositivo sopravvive al processo di blocco, perderete i permessi di root e la possibilità di installare ROM alternative, caratteristica tanto amata dagli "average Xiaomi users".
Terzo, potreste anche aver voglia di sbloccare il vostro bootloader richiedendone il codice di sblocco, ma per farlo dovrete scrivere sul forum ufficiale Xiaomi, e al fine di poter ottenere tale codice dovete essere membri del forum con un certo rango/status e spiegare il motivo per il quale volete ottenere il bootloader key (su un forum che ricordiamo essere completamente in lingua cinese). Dopo tutta questa trafila, in circa due settimane dovrebbe arrivare tramite SMS il vostro agognato codice di sblocco.
Xiaomi è una compagnia molto nota per la sua politica "insolita" di vendere i propri device con il bootloader già sbloccato e i suoi fans la amavano prevalentemente per questo. E, nonostante vi sia tecnicamente la possibilità di sbloccare ugualmente i bootloader, la procedura è lunga e - come avete visto - non priva di insidie. Tuttavia, se vi sentite coraggiosi (e non avete paura di brickare il vostro Xiaomi) potete comunque recarvi a questo link (http://en.miui.com/thread-210153-1-1.html) e tentare la sorte.