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Nascono ora spontanei due piccoli quesiti: le future uscite, nel paese d'origine parecchio dilatate nel tempo, verranno poi proposte da Aurea nella stessa collana e con lo stesso formato? Dobbiamo aspettarci in futuro un undicesimo numero? E, in caso di risposta negativa, ha senso investire su ristampe di serie ancora in corso esaurendo il materiale a disposizione in tempi relativamente brevi per lasciare poi la serie nel limbo a tempo indeterminato o addirittura chiuderla? Per ora non mi interessa cercare risposte, avere la vostra opinione decisamente di più.
Dopo l'esplosione della bande dessinée in formato bonellide lanciata dalla GP Publishing, casa editrice che ha ormai abbandonato il campo in questo segmento di mercato, sono la Cosmo Editoriale e l'Aurea a portare avanti il discorso nelle edicole italiane. La realtà più florida del settore sembra essere proprio la Cosmo che continua a sfornare novità e ad osare più della concorrenza. Grande merito quello di aver portato a conclusione alcune opere lasciate incomplete dalla GP Publishing come Durango o Lo Sparviero, scelta che dimostra un certo rispetto per il lettore oltre che interesse economico, anche nella scelta di adattarsi alla grafica adottata dal precedente editore garantendo così al collezionista una giusta continuità estetica.
Dal canto suo l'Aurea dà l'impressione di voler tirare un poco i remi in barca avendo sospeso la pubblicazione di Bob Morane dopo cinque uscite e rimanendo in edicola con il solo Blueberry (parliamo sempre e solo di formato bonellide o quasi). Si era vociferato tempo addietro di una possibile pubblicazione di Luc Orient e di Bernard Prince ma non mi risulta che le voci siano state confermate.
A che punto siamo quindi e cosa possiamo aspettarci dal futuro? Personalmente, dopo un grande entusiasmo iniziale, ho abbandonato quasi tutte le pubblicazioni in questo formato, per i motivi più diversi. Per quel che riguarda Aurea il discorso è molto semplice: XIII è finito, Bob Morane l'hanno interrotto e Blueberry mi faceva male agli occhi. Proprio così, alla lunga la riduzione delle tavole si è fatta sentire creando almeno su Blueberry una sensazione di fatica visiva che per molti altri fumetti non provo. E sì che le storie del soldato Blueberry mi piacevano anche parecchio, però proprio non reggevo più. Troppi particolari, baloon per me faticosi da leggere con la tavola ridotta. Poi non è che io stia proprio ringiovanendo.
Altro paio di maniche per quel che riguarda la Cosmo che mi sembra sempre molto attiva e reattiva. Ultimamente, per disinteresse a tematiche e serie proposte (ma solo per gusto personale), l'unica cosa alla quale ho dato un'occhiata è Wanted e probabilmente darò un'occasione anche al Bouncer di Jodorowsky e Boucq. Proprio da Wanted, insieme a un paio d'altre cosette, arrivano le sorprese e le speranze per il futuro. Questa serie western è inserita nella nuova collana Cosmo Color che abbandona la concezione di formato bonellide in bianco e nero per il fumetto franco-belga e riporta la bedè a un formato molto simile a quello d'origine, riacquistando il colore ma riuscendo a mantenere prezzi molto bassi, parliamo di 3,50 euro. Certo, la copertina non è cartonata e in ogni numero viene stampato un singolo albo, proprio come accade in Belgio o in Francia. Meno pagine, però si torna a potersi godere la tavola grande e un'opera pressoché identica a come gli autori l'hanno concepita. In più c'è il colore che però, come dissi tempo addietro, per me non è necessariamente un valore aggiunto, basta guardarsi qualche tavola originale per valutare la veridicità della mia affermazione.
La differenza la fà il prezzo. Ho sempre sostenuto la bedè in formato economico per motivi ovvi di spesa. Se la strada battuta da Cosmo Color funzionerà in non posso che benedirla. In fondo si avrebbe a 3,50 euro qualcosa che in quel formato di solito costa molto, molto di più.
Ci sono almeno altre due pubblicazioni che, con i dovuti distinguo, lasciano ben sperare in questo senso. Parlo delle uscite allegate alla Gazzetta dello Sport: Michel Vaillant a 2,99 euro per un episodio originale e Lucky Luke a 3,99 per ben due episodi originali. Allora si può fare! Beh, forse almeno. Teniamo conto che la forza economica della Gazzetta probabilmente permette maggiore copertura dei costi rispetto a quel che può permettersi una Cosmo Editoriale, però i segnali positivi ci sono e nessuna delle suddette edizioni mi sembra un prodotto raffazzonato, anzi.
Che sia la nuova strada da battere? Lo spero e me lo auguro.
Cazzo, ma io dovevo parlare di XIII. Vabbè, magari domani.
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