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Xin nian yu kuai ovvero felice anno nuovo

Creato il 31 dicembre 2014 da Albertocapece

Capodanno a ShgangaiSe dovessi dire qual è stato l’avvenimento più importante del 2014, non avrei dubbi: il superamento degli Usa da parte della Cina. Nell’ultimo decennio questo evento, peraltro certo visto che il neo liberismo ha delocalizzato pazzamente in Asia e il “Paese di mezzo” ha più abitanti di tutto il Nord America e l’Europa messi assieme, era stato preconizzato prima per il 2050, poi per il 2030, 2025, 2020  ed  è arrivato infine all’improvviso.

La consapevolezza di questa accelerazione degli eventi ormai incombente da qualche anno, ha indotto Washington, sia alla manipolazione manu militari delle statistiche interne come un ciclista che si dopa per tener dietro all’avversario, sia a dar vita alla vicenda Ucraina e prima ancora a quella siriana, entrambe collegate al deprezzamento improvviso del petrolio, nella speranza che l’accerchiamento dell’avversario e il caos, portino a un qualche vantaggio. Se non altro a ritardare quella perdita di centralità e di eccezionalità che è nelle cose. La riduzione dell’Europa a strumento della Nato negli anni della cattività liberista non è che una conseguenza di tutto questo.

Mi rendo conto che per mentalità formatesi ormai da molte generazioni nell’eurocentrismo e/o nella mitizzazione americana, l’avvenimento del 2014 possa suscitare sorpresa, sconcerto o incredulità. In realtà ci si dovrebbe chiedere non tanto come mai la Cina abbia ripreso il suo posto nel mondo, ma come mai l’abbia perso per quasi tre secoli. Fatto sta che il superamento avvenuto quest’anno segnala un cambiamento di epoca verso il multi polarismo. Sarebbe un vantaggio per tutti, ma certo non per economie che sono cresciute anche grazie alla centralità imposta di una moneta e alle posizioni di vantaggio acquisite, cosa che alla fine ha marginalizzato l’economia reale per una fatta di carta. La posizione di preminenza sarà difesa con le unghie e con i denti ed è probabile che ci toccherà fare da ventre molle.

Chi vivrà vedrà, ma di certo il 2014 sarà una di quelle date convenzionali di passaggio che si studiano a scuola. Anche per questo abbiamo bisogno di molti auguri per il prossimo anno e per gli altri a venire.

 


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