Sono ben 565.962 le sorgenti di raggi X presenti nell’ultima versione, la quinta, del catalogo realizzato grazie ai dati raccolti dal telescopio spaziale XMM-Newton dell’Agenzia Spaziale Europea. Frutto dell’analisi di circa 7.500 osservazioni del satellite XMM-Newton, questo catalogo rappresenta il più ricco atlante del cielo nei raggi X mai ottenuto da una singola missione .Il catalogo contiene una varietà di sorgenti che va da oggetti vicini, anche nel nostro Sistema solare, fino ai buchi neri più massicci ai confini dell’Universo.
3XMM-DR5 – questa la sigla del catalogo – è il frutto di un’incessante attività di osservazione di XMM-Newton e dell’ elaborazione ed analisi dati da parte del “XMM-Newton Survey Science Centre” (di cui l’INAF-Osservatorio Astronomico di Brera fa parte) che procede in modo pressoché ininterrotto da oltre 15 anni. In ogni puntamento il telescopio rileva tra le 50 e le 100 sorgenti di raggi X in una porzione di cielo della stessa dimensione apparente della luna piena e ogni anno vengono completate circa 600 osservazioni in punti differenti della volta celeste.
La varietà delle sorgenti, tra le più energetiche nell’Universo, è sorprendente: del catalogo fanno parte buchi neri supermassicci – annidati nel centro delle galassie – che divorano enormi quantità di gas e polveri, ammassi di galassie, residui di esplosioni stellari, cioè oggetti del diametro di pochi chilometri composti di materia estremamente densa e che ruotano velocissimi attorno al proprio asse, compiendo anche mille giri ogni secondo.
«Moltissimi degli oggetti presenti nel catalogo non sono mai stati osservati prima e rappresenteranno uno strumento formidabile ed insostituibile per investigazioni astrofisiche e cosmologiche negli anni a venire», sottolinea Roberto Della Ceca, che insieme ai colleghi dell’INAF Valentina Braito, Alessandro Caccianiga, , Tommaso Maccacaro e Paola Severgnini hanno contribuito alle attività legate all “XMM-Newton Survey Science Centre” di responsabilità dellI’ INAF-Osservatorio Astronomico di Brera.«Inoltre, nascosti tra le 560.000 e più sorgenti del catalogo, potrebbero esserci oggetti celesti ancora più esotici o del tutto nuovi, in attesa di essere scoperti».
Proprio quello che è avvenuto durante la fase di validazione dati per il rilascio di 3XMM-DR5, quando sono stati scoperti due sistemi binari davvero bizzarri, che gli astronomi chiamano ‘polari’. Queste insolite coppie celesti sono composti da una stella simile al Sole e una stella nana bianca, la cui materia è ben un milione di volte più densa di quella dell’acqua. L’intensa forza di attrazione gravitazionale esercitata dalla nana bianca strappa gli strati più esterni del gas della compagna. Questo materiale catturato dalla nana bianca interagisce con il suo intenso campo magnetico (dieci milioni di volte maggiore di quello della Terra) riscaldandosi ed emettendo radiazione elettromagnetica, in gran parte proprio sotto forma di raggi X. Quando la materia che si deposita sulla nana bianca è così elevata che la stella non riesce più a sostenerne il peso, collassa, innescando così un’immane esplosione: una supernova di tipo I. Anche Natalie Webb dell’IRAP (Institut de Recherche en Astrophysique et Planétologie) a Tolosa in Francia, responsabile dell’XMM-Newton Survey Science Centre, dove è stato realizzato il catalogo, sottolinea come la messe di dati presente in 3XMM-DR5 possa regalare molte sorprese agli scienziati:«Questa è solo la punta dell’iceberg. Ci sono molti nuovi oggetti interessanti da scoprire nel catalogo!».
Per saperne di più:
- La news pubblicata dal Consorzio IRAP: http://www.irap.omp.eu/en/actualites/actu-3xmm2
- L’articolo The XMM-Newton serendipitous survey. The third XMM-Newton serendipitous source catalogue di S.R. Rosen et al., presentato alla rivista europea Astronomy and Astrophysics
- Il nuovo archivio web dell’ XMM-Newton Survey Science Centre
Fonte: Media INAF | Scritto da Marco Galliani