Il recente aggiornamento ad Android Lollipop 5.0, che sta progressivamente toccando e abbracciando un numero sempre maggiore di dispositivi, ha decretato la mancanza della compatibilità con i famosi moduli sviluppati per applicare qualsivoglia sorta di caratteristica ai nostri amati smartphone.
All’utente medio, molto probabilmente le parole Xposed Framework potrebbero suonare strane o persino aliene, eppure si tratta di una features molto apprezzata nel lato oscuro della forza, vale a dire nel misterioso e affascinate regno del modding. Prima di andare avanti facciamo un passo indietro per scoprire cosa realmente sia Xposed.
Più correttamente definito Xposed Framework, fu creato dallo sviluppatore rovo89, è rappresenta sostanzialmente una modifica al file “app_process”, risiedente nella cartella “/system/bin”, il cui accesso è consentito solo all’amministratore del device, dunque per poter usufruire di tale funzionalità è necessario eseguire la cosìdetta procedura di Root. Questa modifica apportata al file, costringe il sistema a caricare ad ogni nuovo avvio del terminale un altro file avente estensione .jar. Questo presenta alcuni classi che insediandosi in ogni processo di sistema, ne modificherà i risultati.
Per quanto concerne il funzionamento, esso è assai semplice: parte del codice non solo dei file ma persino delle applicazioni è modificato con il vantaggio di non dover operare un azione di decompilazione, modifica e successiva ricompilazione, come avverrebbe per esempio nel caso delle app. La porzione di codice modificata sono i così detti moduli, da qui il termine moduli Xposed, che forse avrete già sentito.
I moduli posso essere generici, in grado di assicurare una compatibilità quasi universale con qualsivoglia smartphone, oppure specifici di singole marche. Occorre dunque fare attenzione al momento del download e dell’installazione, per non dover incorrere in spiacevoli sorprese, quali bootloop, etc. Alcuni moduli possono poi essere semplici modifiche al codice, mentre altri più complessi possono presentare un’interfaccia grafica user-friendly.
Questo sistema era pienamente compatibile con Android KitKat 4.4.x e anche con la maggior parte delle precedenti versioni, tuttavia il problema è stato riscontrato con Lollipop. Infatti mentre sulla precedente release era possibile scegliere tra ART o dalvik su Lollipop è preimpostata la modalità ART e non è possibile cambiarla. Questo ha creato non pochi problemi allo sviluppatore il quale è stato costretto a iniziare praticamente da zero. Benché in un primo momento sembrava non volesse sviluppare altre versioni e/o nuovi moduli, eccoci oggi a presentarvi ufficialmente Xposed Framework compatibile con Android Lollipop 5.0.x.
Caricato sulla piattaforma XDA, è scaricabile da soli 40 minuti dunque non vi resta che accedere alla pagina con il seguente link, oppure scaricare direttamente l’apk da uno dei badge sottostanti. Tenete presente che si tratta di un Alpha ed è funzionate solo su dispositivi basati su ARMv7+(quindi niente per Nexus 9) e Android Lollipop 5.0.x, inoltre il processo di installazione è per il momento relegato alla sola recovery custom, rendendo impossibile attivarlo per coloro i quali dispongono dei soli permessi di amministratore attivi sul proprio device.
Il rischio di Bootloop è elevato, tale procedura è consigliabile ai soli utenti esperti, dunque io ed enjoyphoneblog non ci assumiamo nessuna responsabilità per eventuali danni arrecati al vostro device.
Xposed .zip | Download Xposed .apk| Download Xposed .jar | Download