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XX IL GIUDIZIO...a modo mio

Da Colorefiore @AmoreeDintorni
La Carta del Giudizio è la rappresentazione di una Rinascita, che può avvenire solo dopo aver varcato la soglia dei venti Arcani che la precedono e solo al cospetto di un Femminile e di un Maschile, che hanno rggiunto armonia ed equilibrio.
Nella stratificazione simbolica della Carta c'è anche un'evocazione della reale nascita dell'individuo e della possibile presenza di problemi fisici (gravidanza o parto problematico) o psicologici che probabilmente l'hanno accompagnata. Il consultante potrebbe avere vissuto con maggiore o minore intensità la sensazione di non essere stato desiderato e voluto e questa sofferenza tenderà a trattenerlo verso il fondo del sepolcro, dal quale l'Angelo lo sta chiamando ad una nuova rinascita.
Quando ho incontrato la prima volta la Carta del Giudizio anch'io sono stata richiamata a rivivere le mie emozioni e a confrontarmi sulla mia esperienza. Accenno a questo passaggio per fare un po' di luce su quanto il linguaggio simbolico possa aiutare a fare piccoli passi sul proprio Sentiero.
Per diverso tempo ho vissuto la sensazione dolorosa che la mia nascita non fosse stata desiderata da mia madre. In realtà lei aveva avuto un'esperienza terribile, nel periodo tra la nascita di mio fratello e la mia, aveva rischiato di perdere la vita durante un'alluvione, nella quale  la casa e tutto ciò che conteneva erano stati trascinati via dal fiume.
Psicologicamente aveva fatto molta fatica a riprendersi e non se la sentiva di affrontare un'ulteriore gravidanza. Dopo sedici anni, viste le continue e appassionate insistenze di mio padre, mia madre ha ceduto e sono nata io.
Questa sensazione,che ha recato con sè il pensiero di dovermi sempre strameritare l'amore di mia madre, mi ha accompagnato per parecchio tempo. Ho cercato di fare veramente di tutto per "meritare" quella particolare attenzione da parte di mia madre, che non avrebbe mai raggiunto la mia necessità ormai incolmabile. Queso lavoro occupava tutte le mie energie e mi impediva di sentire il suono della tromba dell'Angelo che mi chiedeva di rinascere.
La Carta del Giudizio ci dice, invece, che ogni individuo che nasce, è completamente desiderato dall'Universo, indipendentemente dalle condizioni e dalle situazioni in cui avviene la sua nascita. Il raggiungere la felicità è proporzionale alla capacità di prendere consapevolezza della propria vocazione e di aderirvi rispondendo alla chiamata e assumendosi la responsabilità della propria vita.
Nostro compito è vincere le resistenze e gli alibi compagni della paura di vivere pienamente la vita.
Rispondendo al suono della tromba e percorrendo il sentiero attraverso agli insegnamenti di tutti gli arcani si fa un'ulteriore conquista,ci si avvicina alla libertà dal giudizio, da "quello che pensa alla gente" perchè quando si vive il proprio daimon, la propria vocazione si risponde all'Universo e non esiste nessun giudizio umano che abbia valore.
E' come se si venisse liberati da un macigno che ci incombeva sul capo, da una spada di Damocle; ci si sente improvvisamente più leggeri e per via s'incontrano quelle apparenti coincidenze che ci confermano che la strada è giusta e che il nostro coraggio verrà ripagato.
Il femminile ed il maschile dentro di noi, prima sbilanciati, per rendere coerente e stabile la costruzione della prigione che ci eravamo eretti intorno, trovano pian piano armonia ed equilibrio e, come si vede nella carta, assistono ed accompagnano la nostra Rinascita.
La porta che si apre davanti a noi ci apre l'accesso al Mondo (XXI), ma ci ammonisce dal pensare di essere Arrivati e ci invita all'umiltà, inizia un nuovo ciclo, una nuova avventura e già si sente in lontananza la risata irriverente del Matto che ci aspetta.

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