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Xylella: L’Ordine di Lecce ha chiesto e ottenuto che l’Arif adottasse maggiore trasparenza nella selezione dei tecnici per il monitoraggio

Creato il 05 dicembre 2015 da Antoniobruno5
Xylella: L’Ordine di Lecce ha chiesto e ottenuto che l’Arif adottasse maggiore trasparenza nella selezione dei tecnici per il monitoraggio
L’ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E DEI DOTTORI FORESTALI DELLA  PROVINCIA DI LECCE il 3 dicembre 2015 nella Audizione “Xylella fastidiosa. Stato dell’arte e provvedimenti” convocata dalla alla IV COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE in un documento ha chiesto tra le altre cose: adottare maggiore trasparenza nella selezione di tecnici per il monitoraggio effettuata dall’ARIF o dalle strutture regionali. La stampa oggi rende noto che il Presidente Emiliano ha bloccato l’Arif che stava procedendo a 100 assunzioni di dottori agronomi e dottori forestali perché è necessario che venga garantita a tutti coloro che hanno i requisiti la possibilità di candidarsi e quindi sarà indetto un AVVISO PUBBLICO.
Inoltre allego la e mail dell’Ordine che chiedeva un contributo a tutti i dottori agronomi e forestali della Provincia di Lecce per l’Audizione dove io ho proposto che fosse l’Ordine di Lecce a gestire il monitoraggio affidandolo agli iscritti e in collaborazione con i Comuni
Xylella: L’Ordine di Lecce ha chiesto e ottenuto che l’Arif adottasse maggiore trasparenza nella selezione dei tecnici per il monitoraggio
----Messaggio originale---- Da: [email protected] Data: 30-nov-2015 9.51 A: "BRUNO Antonio" Ogg: Fw: Invito Audizione 4^ Commissione
From: Ordine Agronomi Lecce Sent: Thursday, November 26, 2015 11:12 AM Subject: Invito Audizione 4^ Commissione
Caro/a Collega
L’Ordine è stato invitato all’audizione della 4^ Commissione Consiliare della Regione Puglia prevista per il 3 dicembre p.v. ed avente per oggetto “Xylella. Stato dell’arte e provvedimenti”.
Il Consiglio nel portare all’attenzione degli iscritti l’evento, ha intenzione di depositare un documento nel quale dare rilievo alle proprie proposte.
Pertanto, chiediamo il tuo contributo con opportuni suggerimenti da inviare alla mail dell’Ordine entro le ore 12,00 del giorno 2 dicembre p.v.
Il Presidente Rosario Centonze – dottore agronomo
----Messaggio originale---- Da: [email protected] Data: 30-nov-2015 12.08 A: Ogg: R: Fw: Invito Audizione 4^ Commissione
Caro Presidente e colleghi Consiglieri, in allegato LA PROPOSTA PROGETTUALE a cura dei dottori agronomi e dei dottori forestali della Provincia di Lecce. Il costo del test ELISA è l'unica spesa prevista. I colleghi che vorranno avranno accesso alle informazioni che permetteranno loro di effettuare i test. IL PROGETTO NON PREVEDE MOVIMENTAZIONE. Un caro saluto antonio
Monitoraggio e contrasto di Xylella fastidiosa nei Comuni della provincia di Lecce: proposta di una agricoltura integrata per verificare ed eliminare lo sviluppo del COmplesso del DlsseccamentoRapido dell'Olivo (Co DiR O) Presupposti teorici ed obiettivi del progetto Il complesso del disseccamento rapido dell'olivo (CoDiRO) è causato da diversi agenti eziologici tra cui un batterio che prende il nome di Xylella fastidiosa sub specie pauca ceppo CoDiRO. Il batterio Xylella fastidiosa è un organismo alloctono per l'Europa, patogeno dell'olivo e di numerose altre specie vegetali, introdotto di recente nel Salento. E' un batterio da quarantena e come tale è soggetto ad una legislazione specifica che mira al controllo di organismi che, se introdotti sul territorio europeo, possono creare ingenti danni economici. Le piante colpite dal CoDiRO diventano improduttive e vanno incontro a un dissecca mento piuttosto rapido. Come tanti altri patogeni alloctoni, il batterio ha trovato nel Salento le condizioni climatiche favorevoli al suo sviluppo e purtroppo nessun organismo antagonista, proliferando notevolmente e in pochi anni, in una area estesa di oltre 10mila ettari distruggendo migliaia di piante di olivo, secolari e non. Per limitare il progredire della malattia su tutto il territorio italiano, la Regione Puglia ha identificato tre aree (area infetta, area cuscinetto e area di sorveglianza ) dove applicare differenti forme di lotta al CoDiRO e al batterio Xylella fastidiosa. Tutta la provincia di Lecce ricade nell'area definita "infetta". Per tale area è previsto il contrasto della diffusione della malattia applicando una serie di così dette "buone pratiche agricole". Infatti, l'Osservatorio Fitosanitario Centrale della Regione Puglia sta concentrando la sua attenzione solo nelle zone "Cuscinetto" e di "Sorveglianza" dando poche indicazioni e lasciando pochi strumenti agli amministratori dei Comuni che ancora non sono colpiti gravemente dalla fitopatologia. Nel 2014, come riportato nella cartografia regionale WebGIS vi sono le segnalazioni degli alberi di olivi risultati positivi o negativi al CoDiRo da cui si prenderanno le mosse per il prosieguo del progetto. Obiettivo di questo progetto è la lotta al CoDiRO su tutto Territorio della Provincia di Lecce attraverso due azioni principali rivolte a sostenere tutti gli imprenditori agricoli, conduttori e proprietari di uliveti e una azione generale volta alla salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio: 1) azione di monitoraggio (capillare) sulla zona periferica del feudo comunale a confine in particolare con zone già infette dei comuni limitrofi e a campione in terreni posti lungo le strade principali o dove si segnalano probabili focolai. L'attività si farà mediante un servizio di diagnosi molecolare (gratuito per la prima campagna di monitoraggio - Successivamente si suggerisce un costo minimo per chi vuole aderire, anche solo € 10,00 a copertura delle spese dell'Associazione) (basato su test ELlSA) volto a identificare precocemente la presenza del batterio Xy/ella fastidiosa. 2) azione di informazione e divulgazione scientifica attraverso incontri pubblici delle attuali conoscenze della patologia CoDiRO e relative procedure agronomiche rivolte a limitare la propagazione del batterio. Dopo le prime analisi, potrebbe essere presentato un report alla popolazione sancesariana. 3) azioni generali tendenti al recupero di un equilibrio ambientale sia delle aree coltivate che di quelle naturali per creare le condizioni di una biodiversità diffusa che possa creare le condizioni per una situazione ostile alla diffusione della Xylella e di altri patogeni non presenti sul territorio. Destinatari Il progetto è rivolto, a tutti i proprietari e conduttori di terreni coltivati ad ulivo a qualsiasi titolo nella Provincia di Lecce, che vogliono attivarsi per conoscere e combattere la malattia. Ma è da sottolineare che gli ulivi del Salento, non sono solo uno strumento economico, rappresentano il paesaggio e una cultura millenaria propria di tutta la popolazione salentina. La difesa degli olivi e della loro storia e il relativo patrimonio paesaggistico-culturale è un dovere morale di tutti legato indistintamente ai cittadini di San Cesario di Lecce ma anche a tutti coloro che hanno a cuore il Salento così come è oggi. Descrizione del Progetto L'idea progettuale prevede la suddivisione dei vari feudi Comunali di tutti i Comuni della Provincia di Lecce in settori, concentrati in particolar modo lungo la periferia del feudo comunale. Fatta esclusione per l'area urbana, in ogni settore (evitare movimento campioni) sarà eseguito in campo uno screening tramite analisi ELiSA per verificare la presenza del batterio Xy/ella fastidiosa. Solo nel caso in cui un settore risultasse infetto, sarà consigliato all'agricoltore e ai confinanti,nel raggio di almeno 100/300 metri, di eseguire particolari pratiche agronomiche seguendo linee guida condivise con Istituti di ricerca e universitari, volte a salvaguardare gli ulivi e a ridurre la possibilità di diffusione del batterio negli oliveti vicini per intervenire ad effettuare trattamenti necessari (oppure potrebbe essere individuata un'apposita cooperativa di giovani contoterzisti con tariffe agevolate). Inoltre, il test ELiSA permetterà di identificare le branche compromesse dal batterio rispetto alle ramificazioni sane. Questo è uno strumento estremamente potente che consentirà di far eseguire potature mirate ad eliminare solo la parte di ulivo che realmente risulta infetta. Successivamente, oltre la pianta malata anche le piante vicine verranno messe sotto osservazione, con monitoraggio periodico, per verificare se si dovesse sviluppare la malattia; nel contempo verrà eseguita una terapia preventiva nelle piante sane con prodotti naturali per indurre una maggiore resistenza alla malattia; mentre per le piante colpite si utilizzeranno prodotti naturali che sembrino dare risalto nel contenerne la diffusione. Parallelamente all'analisi sarà avviato un dialogo tra i dottori agronomi e forestali promotori del progetto e agricoltori interessati: ciò al fine di descrivere modalità di trasmissione della malattia, esporre il comportamento degli insetti vettori, mostrare video o materiale esplicativo. La campagna informativa ha lo scopo di rendere l'agricoltore consapevole del nuovo avversario e sensibilizzarlo alla lotta. Benefici, ricadute e impatti attesi Il versante ionico del Salento presenta al momento oltre 10 mila ettari di uliveti colpiti dal complesso del disseccamento rapido dell'olivo. Negli ultimi due anni il CoDiRO ha ampliato il raggio di azione colpendo aree estese nella zona Nord del Salento: Trepuzzi, Squinzano, Casalabate sino a raggiungere la costa adriatica. La modalità di progressione della malattia, tuttavia non è ben chiara: si alternano aree diffuse di infezione, a piccole zone spot. Gli esempi che si possono osservare nei paesi della provincia di Lecce dove l'infezione è più estesa dimostrano che poche piante infette, nel giro di uno o due anni possono infettare le piante adiacenti e compromettere interamente qualsiasi attività agricola associata alla coltivazione dell'ulivo. Il danno ricadrebbe sugli agricoltori, oleifici, braccianti agricoli e contoterzisti con il rischio reale di perdere il 100% del prodotto nel caso di diffusione massiccia del batterio. Il danno paesaggistico-culturale, invece, è incalcolabile. La perdita di un solo albero secolare si può ipotizzare con un valore compreso tra 750 e 3500 euro. Ma purtroppo il danno non è solo di tipo economico. Si rischia uno stravolgimento completo del panorama di cui tutti i giorni godiamo percorrendo le strade che collegano i nostri paesi o passeggiando attraverso gli uliveti. L'attuazione di questo progettò può evitare gli scenari sopra indicati ed evitare la moria di migliaia di esemplari di ulivo in attesa venga individuata una cura definitiva. Ma può anche creare un percorso virtuoso di alcune aziende del territorio comunale che vogliono impegnarsi a combattere con forza questa calamità, senza aspettare passivamente aiuti solo per ripagare i danni se mai tali aiuti saranno sufficienti per tutti e guardare gli alberi seccare. Un percorso che sia esempio di agricoltura sostenibile e visitabile da tutti. Fabbisogno economico-finanziario Il fabbisogno economico-finanziario è funzione del numero di campiona menti che si andranno ad effettuare. Per una indagine capillare sul feudo di San Cesario di Lecce, si prevedono circa 200 campionamenti per avere una descrizione accurata dello stato dei fatti relativa ad un'area di circa 800 ettari. Tuttavia, il primo screening economicamente a carico dei volontari del progetto, riguarderà 90 campionamenti. L'iniziativa prevede l'impiego di due Dottori Agronomi e di un biologo (assistente agronomo) che esegua i campionamenti. Nel progetto è previsto anche la produzione di un filmato esplicativo, brochure e libretto di buone pratiche agricole da consegnare alle persone interessate e attività di informazione e divulgazione.


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