Yamada Nagamasa (1590 - 1630. Nobile, commerciante, avventuriero. Giapponese).
Creato il 17 giugno 2012 da Fabiofabbri
Yamada Nagamasa nacque a Sumpu in Surigu, l'odierna Numazu nella prefettura di Shizuoka, nel 1590. Si dice sia stato un portatore del palanchino del signore di Numazu che fu poi coinvolto in attività commerciali giapponesi con il Sud-est asiatico, in particolar modo il Siam, durante il periodo delle navi dal sigillo rosso. Si stabili' nel regno di Ayutthaya intorno al 1612.Queste navi dal sigillo rosso erano navi mercantili armate giapponesi che normalmente navigavano per commerciare nel Sudest asiatico. Queste navi viaggiavano nella prima meta' del XVII secolo con un permesso rilasciato dallo shogunato di Tokugawa, Fra il 1600 e il 1635 circa 350 navi giapponesi viaggiarono avendo relazioni economiche con altre nazioni sulla base di questo permesso. Il sistema del sigillo rosso apparve per la prima volta nel 1592 sotto Hideyoshi, in questa data c'e' la prima menzione del sistema su un documento. Il primo Permesso del sigillo rosso arrivato fino a noi e' del 1604. ed e' stato rilasciato da Tokugawa Ieyasu, lo shogun di cui fu consigliere William Adams. Con questo sistema Tokugawa concedeva il permesso ai suoi lords e ai principali mercanti che erano interessati al commercio estero. Tramite i permessi del sigillo rosso egli riusci' a controllare i mercanti giapponesi e a ridurre la pirateria nei mari del sud. Il sigillo garantiva anche la protezione della nave e lo shogun prometteva solennemente di perseguire qualsiasi pirata o nazione che lo violava. Questi sigilli venivano rilasciati a mercanti giapponesi, europei. Portoghesi, spagnoli, olandesi, inglesi e governanti asiatici fino a che ebbero relazioni diplomatiche con il Giappone protessero le navi giapponesi che portavano il sigillo rosso. Solo la Cina dei Ming era estranea a questo sistema perche' l'impero ufficialmente proibiva ai giapponesi l'attracco nei suoi porti. . Yamada Nagamasa ha vissuto nel quartiere giapponese di Ayutthaya, una zona conosciuta come Nihonmachi dai giapponesi e Baan Yipu dai thai, dove avevano casa 1.500 suoi comnazionali, alcuni dicono piu' di 7.000. La comunita' era guidata da un capo giapponese, nominato da autorità tailandesi. Questa comunita' pare sia stata una combinazione di commercianti e giapponesi convertiti al cristianesimo che erano fuggiti dal proprio paese d'origine in seguito alle persecuzioni di Toyotomi Hideyoshi e Tokugawa Ieyasu, e ex samurai disoccupati che erano stati dalla parte dei perdenti nella battaglia di Sekigahara: Dagli anni di Gen'na (1615-1624) fino ad arrivare agli anni di Kan'ei (1624-1644), i Ronin o guerrieri che avevano perso i loro signori, dopo le sconfitte della battaglia di Osaka (1614-1615) o la precedente battaglia di Sekigahara (1600), così come i cristiani sconfitti della rivolta Shimabara, andarono a stabilirsi in Siam in gran numero. Molti di questi immigrati avevano sposato donne thai e servivano come truppe di elite e come guardie del corpo di re Song Tham o come ausiliari nell'esercito siamese. La comunità cristiana sembra essere stato nell'ordine delle centinaia di persone, come descritto da Padre Antônio Francisco Cardim, che racconto' di aver somministrato sacramenti a circa 400 cristiani giapponesi nel 1627 nella capitale siamese di Ayutthaya.La colonia era attiva nel commercio, in particolare l'esportazione di pelle di cervo in Giappone in cambio di argento, artigianato giapponese, spade, scatole laccate, carta di alta qualità. Essi erano invisi agli olandesi perche' sfidavano il monopolio del commercio della Compagnia delle Indie orientali. La colonia ebbe anche un truolo militare importante in Thailandia. Yamada Nagamasa era sospettato di aver portato avanti l'attività di un corsaro o pirata intorno al 1620, attaccando e saccheggiando le navi olandesi nei dintorni di Batavia, oggi Jakarta. Si raccontavano storie, e continuano a persistere tutt'oggi, di un tesoro di Yamada seppellito sulla costa orientale dell'Australia, cio' nonostante che appaia altamente improbabile che Yamada si sia potuto avventurare lungo la costa orientale dell'Australia e, in particolare, nella Magnetic Island, fuori Townsville, in quanto non c'erano rotte commerciali in questa regione e le sole navi che raggiungevano quella regione erano quelle portate fuori rotta durante i temporali estivi. Comunque: Yamada sarebbe potuto passare fra le migliaia di isole dello Stretto di Torres e del Mar di Corallo e qui avrebbe veramente potuto nascondere un tesoro anche per evitare un viaggio di recupero molto lungo in futuro.La colonia giapponese è stato molto apprezzato per la sua esperienza militare, ed è stata organizzata in un Dipartimento di volontari giapponesi, il Krom Yipun Asa, dal re tailandese.Yamada Nagamasa divenne il capo della colonia giapponese, e fu da questa posizione che sostenne le campagne militari di re Songtham, alla testa di un esercito giapponese battente bandiera giapponese. Fu grazie a questo attivo sostegno che Yamada Nagamasa riusci' a passare dal basso rango nobiliare di khun nella nobiltà tailandese al grado ben piu' importante di Ok-ya, il suo titolo divenne Ok-ya Senaphimuk. Grazie alle capacita' e ai successi militari fu nominato Lord of Ligor, la moderna Nakhon Si Thammarat, nella penisola meridionale, nel 1630. Disponeva di un piccolo esercito personale di 300 samurai.Dopo più di dodici anni in Siam, Yamada Nagamasa torno' in Giappone nel 1624 a bordo di una delle sue navi, nel paese vendette un carico di pelli di cervo siamesi a Nagasaki. Rimase in Giappone per tre anni, cercando di ottenere un permesso per il Sigillo Rosso ma ci rinuncio' nel 1627, ottenendo per la sua nave lo status di semplice nave straniera.Torno' in Siam nel 1628 e quello stesso anno una delle sue navi che trasportava riso da Ayutthaya a Malacca fu arrestata da una nave da guerra olandese che la blocco' in città. La nave fu poi rilasciata una volta che l'identità del proprietario divenne chiara. Gli olandesi sapevano che Yamada era tenuto in gran rispetto dal re del Siam e non volevano entrare in un conflitto diplomatico oltre a cio' Yamada era anche apprezzato dagli olandesi come fornitore di pelle di cervo, e lo invitarono a commerciare di più con Batavia. Ma il 1628 e' anche l'anno della morte di re Songtham, il suo protettore ed egli fu coinvolto in una guerra di successione. Fu ferito in combattimento nel 1630, e poi a quanto pare avvelenato attraverso la sua ferita, il che lo porto' alla morte.Dopo la morte di Yamada il nuovo re del Siam, Prasat Thong (1630-1655), inviò un esercito di 4000 soldati a distruggere l'insediamento giapponese a Ayutthaya, ma molti giapponesi riuscirono a fuggire in Cambogia. Pochi anni dopo nel 1633, essi tornarono in Siam dall'Indocina e furono in grado di ristabilire, un piccolo insediamento giapponese in Ayutthaya, 300-400 persone.Nel 1934 lo Shogun fu informato di questi problemi e li percepi' come attacchi alla sua autorità, rifiuto' quindi di rilasciare ulteriori permessi per il Siam a navi dal Sigillo Rosso. Il re del Siam era tuttavia desideroso di riconquistare il commercio che aveva perso in malo modo, cosi' nel 1636 invio' una nave commerciale e un'ambasciata in Giappone, l'ambasciata fu sdegnosamente respinta dalla Shogun, mettendo così fine a rapporti diretti tra Giappone e Siam. Quello fu anche il periodo in cui il Giappone si chiude e inizia un periodo noto come Sakoku. Gli olandesi da quel momento assunsero il lucroso commercio fra Siam e Giappone. Nagamasa riposa nella sua città natale nella zona di Otani. I resti dei quartieri giapponesi in Ayutthuya sono ancora visibili ai visitatori, così come una statua di Yamada in uniforme militare siamese.C'e' un italiano, di Milano, che vive a Singapore, con un MA in storia giapponese, che conosce profondamente e ha studiato questo personaggio, tanto da scrivere un libro su di lui: Cesare Polenghi. ‘Samurai of Ayutthaya: Yamada Nagamasa, Japanese Warrior and Merchant in Early 17th Century Siam’ di Cesare Polenghi .
La foto di Yamada Nagamasa e' tratta dalla pagina web: "Samurai of Ayutthaya: Yamada Nagamasa, Japanese Warrior and Merchant in Early 17th Century Siam" by Cesare Polenghi.Vedi anche l'intervista con Cesare Polenghi.Cesare Polenghi su Facebook: https://www.facebook.com/cesare.polenghi
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