Magazine Società

Yara Gambirasio e il giornalismo-spazzatura

Creato il 18 giugno 2014 da Tafanus

Yara-gambirasioGiuro: non ho mai scritto di Yara Gambirasio, e non lo farò una seconda volta. Sulla colpevolezza del muratore non ho certezze né innocentiste né colpevoliste, penso che i magistrati abbiano sbagliato a condannare l'indiziato senza neanche la cautela di usare la dizione di "Presunto" colpevole, e l'errore sarebbe grave sia che i fatti accertino la colpevolezza dell'indiziato, sia che - a maggior ragione - non si accerti la sua colpevolezza senza se e senza ma.
Per questo, come altre volte ho elogiato il lavoro di Fiorenza Sarzanini di Repubblica, oggi sento il diritto/dovere di condannare senza riserve un paragrafo del suo articolo odierno su Repubblica.
La Sarzanini cita come grave indizio di colpevolezza il fatto che la moglie ddell'indiziato non ricordi niente (né a carico, né a discarico) sui movimenti del marito in quella sera di tre anni fa. Questo il passaggio dell'articolo della Sarzanini:
"...Anche Marita Comi, che a Bossetti ha dato tre figli, viene interrogata. La legge concede alla moglie di sottrarsi, lei non lo fa. Anzi parla, racconta, ricostruisce. «Lui ha una vita regolare, è molto dedito alla famiglia», spiega. Poi le chiedono di andare indietro con la memoria, alla sera della scomparsa di Yara. Ma su questo non sa dire nulla. A che ora è tornato? «Non lo so». Avete cenato insieme? «Non ricordo». Orari, spostamenti, lavori svolti in quel periodo? Nulla, che le torni in mente. Niente che possa almeno apparire come un alibi.

È strano, molto strano. Perché quel 26 novembre del 2010 quando Yara sparì all’improvviso, la notizia circolò velocemente. E già durante la notte cominciarono le ricerche diventate poi mobilitazione di centinaia di persone per giorni e giorni. Fino al 26 febbraio 2011, giorno del ritrovamento del cadavere. Possibile che una persona della zona, per di più una mamma, non ricordi che cosa ha fatto quella sera? Che non abbia tenuto a mente ogni dettaglio e spostamento del marito, dei figli, degli altri familiari? Il dubbio è che lei in realtà sappia tutto, ma abbia così deciso di marcare la distanza dall’uomo diventato il mostro..."
La Sarzanini si meraviglia di questo "vuoto di memoria". Io mi sarei meravigliato (e insospettito) se avesse ricordato qualcosa. Ma è un fatto mio. Io non saprei rispondere dei miei movimenti - inclusi orari ed altri dettagli del genere - non dico di tre anni fa, ma neanche di tre settimane fa. La Sarzanini, che è giornalista seria, lasci queste cosa a Bruno Vespa, o a quelle orrende trasmissioni TV pomeridiane coi soliti presenzialisti di tutti i sessi e generi che "giocano a signore", facendo dell'osceno gossip su storie che servono solo da supporto all'edonismo di conduttori e conduttrici che sono solo braccia rubate all'agricoltura.
Il giornalismo d'inchiesta è una cosa seria. Le indagini giudiziarie sono cosa ancora più seria. Lasciamo l'uno e le altre agli specialisti del settore, senza incorrere nella tentazione di usare il caso di Yara a fini di guadagno di audience, tirature, notorietà personale.
Tafanus

 1606/0630/1200


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :