Un’altra lettera anonima è arrivata a un quotidiano bergamasco su caso del sequestro e dell’omicidio di Yara Gambirasio. Questa volta però la lettera va oltre e indica un’auto e un numero di targa come appartenenti all’assassino. L’auto è di proprietà di un imprenditore ferrarese che però, sentito dalla polizia, ha fornito un alibi inattaccabile e ha dato la sua assoluta disponibilità a fornire il proprio Dna. Inoltre l’imprenditore non ha mai lavorato a Brembate di Sopra né nella bergamasca. Nella lettera anonima c’è anche scritto: “Non mollate il cantiere Mapello, i cani non sbagliarono”. La polizia era scettica sull’attendibilità di questa ennesima lettera anonima ma, come è ovvio, sono stati fatti i riscontri necessari.