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Yassine Belkassem arriva alla conferenza

Creato il 13 gennaio 2016 da Yellowflate @yellowflate
Yassine Belkassem arriva alla conferenza

I rapporti tra Italia e Marocco e lo stato della comunità marocchina in Italia sono stati al centro dell'intervento dialla conferenza "Migrazioni e relazioni internazionali. L'Agenda Italia - Africa", svolta ieri alla Farnesina.
Intervenuto in rappresentanza della Rete delle Associazioni della Comunità marocchina in Italia (RACMI) e della Federazione Africana in Toscana (FAT) nonché delle Comunità marocchina in Italia e le comunità africane in Toscana, Belkassem si è soffermato su diversi temi, primo tra tutti i "Diritti sociali mancanti per le famiglie marocchine" in Italia.
"Ancora oggi, nel 2016, - ha detto in proposito - il parlamento italiano non vuole riconoscere i diritti sociali dei lavoratori marocchini in Italia e delle loro famiglie residenti ancora in Marocco, nonostante l'approvazione del parlamento marocchino della convenzione firmata dai rispettivi governi del Marocco e dell'Italia nel 1994. Visto che l'invalidità civile non è una scelta per chi lo ha, segnalo che ai soggiornanti in Italia con il permesso limitato non godano del diritto alla pensione. Chiedo, quindi, al parlamento italiano di riconoscere i diritti sociali dei lavoratori marocchini e al governo italiano di rivedere questo diniego agli invalidi".

Altro tema caldo, il diritti di voto: "visto che la Costituzione marocchina prevede il diritto di voto passivo e attivo nelle elezioni marocchine agli stranieri residenti in Marocco, e in nome della reciprocità nonché in nome delle battaglie fatte fino oggi per i diritti e la pari opportunità", Belkassem ha chiesto "al governo e al parlamento italiani di concedere il diritto di voto agli stranieri in Italia".
Quanto alle discriminazioni e al razzismo nel lavoro, l'esponente della Racmi ha sostenuto che "oggi come oggi mantenere o trovare un posto di lavoro non è facile davanti a una crisi economica strutturale senza precedente che non si sa quando finisce. Lo straniero che occupa l'anello debole della catena della società italiana si considera il primo a subire le sfortunate conseguenze delle crisi. Abbattere tutte le forme discriminatorie e razziste è una responsabilità di tutti, istituzioni, politici, sindacati, datori di lavoro e società civile".
Belkassem si è quindi detto "soddisfatto dei rapporti storici diplomatici, politici, economici, culturali tra mio paese d'origine, il Marocco, e l'Italia, che risalgono da oltre 100 anni, e che non hanno mai avuto alcun incidente di percorso, malgrado qualche insuccesso tentativo di fonti che vogliano nuocere questi eccezionali rapporti tramite attività ostili all'unità del Marocco e la sua integrità territoriale. Chiedo in questo ambito di rafforzare questi rapporti tramite convenzioni di cooperazione bilaterale rinnovata".

"Essendo africano, - ha aggiunto - vorrei fare il portavoce di un'Africa ricca delle sue risorse naturali e umani. Un'Africa che non ha bisogno di aiuti umanitari. Ma questa Africa ha bisogno di essere trattata alla pari non come colonia. Sicché sostenere lo sviluppo dell'Africa tramite l'incoraggiamento della cooperazione sud - sud avviata dal Marocco con diversi paesi africani e stipulare convenzioni triangolari Italia - Marocco - Africa è una speranza africana rilevante".
Infine, un accenno alla libera circolazione: "visto che la nostra terra africana è aperta per gli europei senza visto d'ingresso, chiedo all'Europa di garantire la libertà di circolazione e la migrazione, aprendo le porte agli africani senza ostacoli, facilitando il visto d'ingresso".(aise)


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