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YATO – Firenze: Città Aperta in un Mondo Corrotto

Creato il 08 luglio 2014 da Carusopascoski

YATO – Firenze: Città Aperta in un Mondo Corrotto

Bonsoir, vi presento un cortometraggio musicale ambientato e dedicato a Firenze. e realizzato da un amico, Stefano Mazzei in arte YATO, che lo racconta così: “Il video nasce da un’idea semplice, intima. Un affetto ad un luogo, ad un angolo di città che ha coinvolto e coinvolge al dichiararlo altri luoghi, altri spazi privati, intimi, propri nella mente e nel cuore, nei pensieri, nelle fantasie e nei ricordi”. Io ve lo racconto così: oltre al sottoscritto ci sono tanti amici “fiorentini”, c’è Firenze e quel che ci andava di restituirle, qui leggo una poesia su Firenze (tratta da Ho parlato alle parole) dall’Erta Canina, una strada d’Oltrarno (o Diladdarno) lontano dalle scie autistiche di turisti che è uno degli angoli più affascinanti che abbia mai attraversato in vita mia. Oggi con Firenze vivo un rapporto di amore-odio laddove una volta (per i 6 anni in cui c’ho vissuto) c’era solo un’infatuazione perenne. Non credo sia il posto dove voglio vivere il resto dei miei giorni; invece, sono certo che sia un posto in cui vorrò sempre tornare. Perché? Nel brano che qui leggo, c’è una risposta possibile, la mia.

Rabbia-nebbia-seta
infuria troppa sera.
Firenze, sola,
quanti occhi hai?
D’inverno io ti bevo
calda, col tuo sole nel suolo
che oscuro, troppi passi.

Resta la bianchezza d’un lampione,
il riflesso di moti opposti,
le tue insegne spente
scivolando per troppo nuoto
ed è troppo il tutto
che mi sfiora e non dice,
attraversa.

A seguire il cortometraggio e le musiche di YATO, infine il comunicato stampa.

I Pensieri di 10 giovani raccontati in un cortometraggio ambientato nelle “vie segrete” di Firenze. Parlare di “Città Aperta in un Mondo Corrotto” non è semplice poiché non ci troviamo davanti solo ad un cortometraggio, ma anche ad un vero e proprio documentario che racconta senza alcuna sceneggiatura i pensieri di 10 giovani che vivono nella città di Firenze. Ognuno di loro racconta pensieri o ricordi intimamente legati ad un posto preciso del capoluogo toscano, che assume un ruolo catartico pur non essendo mai citato con le parole, ma affermando la sua presenza con i suoi paesaggi. Un modo gentile per ritagliarsi uno spazio intimo e ritrovare se stessi anche a dispetto del mondo che ci circonda: un mondo con poco lavoro, con dinamiche sociali difficili e corrotto. Tutto il cortometraggio è accompagnato dalle musiche originali composte dal regista: Stefano Mazzei, in arte Yato.

Uno sguardo, un incontro rapido con il passante, la macchina da presa a cui raccontare le emozioni scaturite dal proprio angolo di città; i protagonisti del documentario mostrano i loro pensieri con estrema naturalezza e senza artifici. Nessuno di loro sta interpretando una parte, ma ha deciso semplicemente di raccontare qualcosa in libertà. “Un luogo, un angolo nella città… uno di quei posti dove una persona si ferma, attratta per concedersi un po’ di “se”, un po’ di spazio personale nel tram tram quotidiano. Il posto privilegiato per le proprie emozioni, i propri ricordi e le fantasie che ci coinvolgono da vicino, ogni giorno. Ci fermiamo e sostiamo in un luogo, dentro la città e con essa tutta intorno.” Questo primo cortometraggio musicale è la presentazione di un progetto che integra musica elettronica, alternative e dance a stili di testo maggiormente cantautorale, con attenzione alla vita di tutti i giorni di noi giovani adulti.

YATO
www.facebook.com/yato.music
www.youtube.com/yatoofficialchannel


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