Magazine Cultura

Y.B. - Zero Kill

Creato il 25 dicembre 2011 da La Stamberga Dei Lettori
Y.B. - Zero Kill
I ContenutiNatale 2000: Youssef Suitane, appartenente alle Lame
dell'Islam - un gruppo fondamentalista armato underground - è all'angolo di una
via di Algeri, pronto a colpire l'arcivescovo della città. Il prelato dispone
tuttavia di un efficiente servizio d'ordine, così, subito dopo avere sparato,
Youssef viene a sua volta colpito. "Poco male" si dice l'anima di Sultane mentre
il suo involucro corporeo si accascia al suolo. Da bravo seguace del Profeta e
della jihad, sa che ad attenderlo ci sarà uno strepitoso Giardino delle Delizie:
vergini a volontà ed efebi come optional. Ma nell'aldilà l'anima del martire
della fede si trova di fronte a un severo angelo della morte che gli chiede
conto della sua vita, delle sue idee, della sua militanza, del Corano... La RecensioneParlare male di questo libro è fin troppo facile. Non nascondo una certa fatica ad arrivare fino in fondo. Lo stile dell'autore è riconoscibile, personale, accativante, a tratti divertente. Le invenzioni linguistiche si sprecano e devo ammettere che qualche volta strappano un sorriso. L'autore algerino, classe 1968, un giornalista che dal 1998 vive in Francia e scrive in francese, mescolando il gergo della "mala" a quello della politica e dei proclami ufficiali dei fondamentalisti e dei loro avversari (esercito e polizia), in un gioco grottesco e perverso nel quale tutti i personaggi appaiono coinvolti e tutti perdenti. L'inizio è promettente. Inoltrandosi nella lettura si avverte un certa stanchezza, come dopo un'abuffata di un dolce farcito con troppa panna che, con ogni probabilità, un lettore francese riuscirebbe ad assaporare molto di più. Nello stesso anno in cui è uscito questo libro Einaudi ha pubblicato Allah superstar, che sono riuscito a procurarmi e che ho provato a leggere. Ma questa volta mi sono bastate le prime 10 pagine per capire che si trattava più o meno della stessa cosa. Entrambi i libri purtroppo sono già introvabili, probabilmente a causa del loro scarso successo commerciale. Tuttavia, a scanso di equivoci, devo dire che non mancano elementi di interesse. La cosidetta "primavera araba" era lontana, ma si percepiscono chiaramente quei segni di quella che nel suo illuminante saggio Samir Kassir definiva "L'infelicità araba". Cioè quella situazione di scacco, senza via d'uscita, in cui si trovano i giovani e le donne in tutti i paesi dell'altra sponda del Mediterraneo. Yassir Benmiloud cerca una via di fuga nell'ironia e nel grottesco, nella provocazione e nell'umorismo pulp. Tutte cose che, alla lunga, possono risultare un po' noiose e certamente sterili. Ma se vogliamo prendere un po' più sul serio questo romanzo breve, rimane aperto il problema del "romanzo arabo", che raramente riesce a trovare il pubblico, in patria e all'estero, malgrado l'indubbio talento dell'autore.Giudizio: +3stelle+ Articolo di Lorenzo PompeoDettagli del libro
  • Titolo: Zero Kill
  • Titolo originale: Zero Mort
  • Autore: Yassir Benmiloud
  • Traduttore: Jacopo De Michelis
  • Editore: Mondadori
  • Data di Pubblicazione: 2004
  • Collana: Piccola biblioteca Oscar Mondadori
  • ISBN-13: 9788804536500
  • Pagine: 173
  • Formato - Prezzo: Brossura - euro 7,80
-IMMAGINE: SMALL, CENTRO-
Y.B. - Zero Kill

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines