Yemen
aprile 25, 2011
Non molto tempo fa, il comune dove abito ha organizzato una serata su quanto stava avvenendo in Egitto e Tunisia. Uno dei relatori, Giovanni Bianchi, Presidente dei Circoli Dossetti, molto colto ma poco conoscitore del mondo arabo, elencando i problemi di cui, a suo dire, soffre il mondo arabo, così si esprimeva: “Come mi dice un mio amico arabista il problema del mondo arabo è che non esiste società civile”. Una delle rare volte in cui al termine della serata sono intervenuta perché questa frase proprio non la sopporto.
Non so perché, questo episodio mi è tornato alla mente stasera, dopo aver sentito al radio giornale che il presidente dello Yemen ha ritrattato quanto affermato ieri, e cioè che se ne sarebbe andato in cambio dell’impunità…
Insieme a questo libro:
Sheila Carapico, Civil Society in Yemen. The political economy of activism in modern Arabia, Cambridge University Press, Cambridge 1998.
In esso l’autrice, che ha vissuto 4 anni in Yemen e ha condotto in un totale di 6 anni qualcosa come 2000 interviste sostiene che il volume non solo “offre un argomento a sostegno del fatto che la società civile in Yemen esiste, ma offre anche un’indagine sul modo in cui l’attivismo civico varia nel corso del tempo”.
[possiedo il libro in formato digitale, chi lo volesse può inviarmi una mail e glielo mando]
Fortemente consigliato all’arabista di cui sopra.
Un altro bel volume sullo Yemen è
Lisa Wedeen, Peripheral Visions. Publics, Power and Performance in Yemen, The University of Chicago Press, Chicago and London 2008
Una bella analisi di come, in presenza di uno stato debole, opera il nazionalismo e di come la rivendicazione di appartenenza a uno stato nazionale si articoli con altre esperienza di solidarietà.
Altri due consigli letterari ovviamente, ché la letteratura non deve mai mancare:
I. Camera d’Afflitto, a cura di, Lo Yemen raccontato dalle scrittrici e dagli scrittori, Editrice Orientalia, Roma 2010
Un testo interessante per chi voglia conoscere qualcosa sulla letteratura yemenita e che, bisogna dirlo, indica come ancora una volta Camera d’Afflitto sia un passo avanti, c’è poco da fare. Tra l’altro con un bell’intervento di Roberta Denaro, di cui sono una grande fan, su Bilqìs. Accanto a questo, ovviamente M. Avino e I. Camera d’Afflitto, Perle dello Yemen, Jouvence, Roma 2009. In particolare, adatto alla situazione attuale mi è parso “La fuga di un leader morto” di Zayd Sàlih al-Faqìh alle pp. 125-127. Sarà un caso che le autrici di questi volumi sono tutte donne? P. S.: credo di aver ripreso a postare, anche se i post saranno leggermente diversi.- Share this:
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