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Yo fratello! (Mio fratello è figlio unico, Daniele Luchetti)
Creato il 28 maggio 2010 da Cannibal Kid“Mio fratello è figlio unico”, cantava Rino Gaetano, “perché non ha mai criticato un film senza prima prima vederlo”
Grazie alla vittoria a Cannes di Elio Germano per la sua interpretazione in La nostra vita (attualmente nelle sale), ho ripescato questo precedente film di Daniele Luchetti che fino ad ora avevo sfortunatamente mancato.Nella Latina degli anni Sessanta, Elio Germano qui è Accio, uno dalle idee mutevoli e non proprio chiare che parte dal seminario per diventare prete, poi diventa fascio e quindi diventa comunista (non a caso, il libro da cui è tratta la pellicola si chiama proprio Il fasciocomunista). C’è molta Italia, anzi Itaglia, in questo film. Dalla battaglia tra ideologie così contrastanti che nel nostro paese è sempre stato (e in parte lo è ancora) vivo come forse in nessun altro paese, alla meglio musica dell’epoca (grandiosi i due pezzi di Nada presenti: Ma che freddo fa e Amore disperato).Elio Germano è ottimo nel disegnare un personaggio sfaccettato dotato di una certa confusione esistenziale e allo stesso tempo anche di una grande energia e vitalità, Riccardo Scamarcio ha gioco facile nella parte del bel tenebroso di sinistra che non gli richiede nemmeno lo sforzo di recitare, e Diane Fleri è irresistibile con quel suo marcato accento francese e quel neo vicino alla bocca (ma questa per chi seguiva I liceali non è certo una novità).Il film vive nel suo stare vicino ai personaggi, nel disegnare un’Italia anni ’60 con i suoi difetti ma ancora il suo fascino. Quello che oggi ha in gran parte perso.(voto 7)
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