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Dal momento che il tempo che dedico allo yoga voglio che sia piacevole e che, in alcun modo si tramuti in costrizione ho pensato di concentrarmi su un concetto che sta alla base della disciplina: lo yoga non è un esercizio fisico, non è solo allenamento, è un'esperienza che coinvolge corpo-mente-spirito, e lo si può fare in qualsiasi momento anche se fuori ci sono quaranta gradi. Come?
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Ecco la mia scaletta:
- una bella doccia prima di iniziare;
- un abbigliamento in fibre naturali;
- pratico in un luogo abbastanza ampio, potendo la mattina o in tarda serata;
- evito di giudicarmi: non mi cruccio se non riesco in qualche asana;
- privilegio le torsioni e le asana di piegamento in avanti;
- porto l'attenzione sul respiro;
- allungo l'espiro: questo aiuta anche a rilasciare lo stress;
- cerco di non superare i miei limiti: abbasso il ritmo e non lavoro al pieno delle mie capacità;
- allungo il rilassamento in yoga nidra.
Poi viene il pranayama "rinfrescante per eccellenza": shitali che si può fare davvero sempre, anche camminando.
In genere lo pratico seduta in posizione comoda con le mani in gyan mudra.
Arrotolo la lingua come fosse un tubo ed inspiro sibilando. Rilasso la lingua, trattenendo un attimo il respiro ed espiro da entrambe le narici.
Una sorta di condizionatore naturale! provare per credere!