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Yoshi’s New Island – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 17/05/2014

Cover Yoshi's New Island

3DS Pegi 3 TESTATO SU
3DS

Genere:

Sviluppatore:

Produttore: Nintendo

Distributore: Nintendo

Lingua: Italiano

Giocatori: 1

Data di uscita: 14/03/2014

Yoshi’s New Island – Recensione 3DS

EUR 37,61

VISITA LA SCHEDA DI Yoshi's New Island

Pro-1Realizzazione tecnica eccellente Contro-1Troppo facile e livelli fin troppo brevi

Pro-2Alcune nuove meccaniche buone... Contro-2... Altre completamente da rivedere

Contro-3Poco longevo

Yoshi’s Island è un nome che per i giocatori di vecchia data porta alla memoria bellissimi ricordi, uscito in Europa con il nome di Super Mario World 2 per Super Nintendo. Il titolo era in realtà un prequel del primo Super Mario World e si differenziava completamente da quelle meccaniche che avevano reso celebre la serie dell’idraulico in rosso di Nintendo. Mario, da protagonista passa a essere un semplice comprimario mentre l’eroe diventa Yoshi, o meglio gli Yoshi, che avevano l’ingrato compito di trasportare l’icona della grande N attraverso i livelli.

Yoshi’s New Island, ultimo capitolo della serie uscito su Nintendo 3DS, più che essere un seguito diretto del titolo uscito ormai nel lontano 1995, è un vero e proprio reboot della serie e si presenta sulla portatile del colosso di Kyoto forte dei bellissimi ricordi del gioco a 16-bit.

Yoshis-New-Island

si vive di ricordi, signori, e di giochi

Il gioco comincia con Baby Mario e Baby Luigi in viaggio, a bordo della cicogna per raggiungere mamma e papà, ma il malvagio Kamek, che è sempre in agguato, abbatte il pennuto rapendo così il piccolo Luigi. Baby Mario fortunatamente riesce a scampare alla cattura e, utilizzando il proprio pannolino come paracadute, riesce a raggiungere l’Isola degli Yoshi, che decideranno così di aiutarlo a recuperare il fratellino. Un incipit narrativo molto breve e diretto che permette al giocatore di buttarsi subito all’interno dell’azione, che prende a piene mani da quel fantastico capolavoro uscito su Super Nintendo. Per chi non conoscesse il personaggio, Yoshi potrà utilizzare le sue note abilità di trangugiatore per poter mangiare e successivamente trasformare in uova alcuni nemici. Queste uova potranno essere successivamente utilizzate per abbattere nemici, sbloccare alcuni oggetti tramite le particolari nuvole con i punti interrogativi verdi o addirittura essere lanciate verso monete e oggetti collezionabili presenti all’interno dei livelli. Questi collezionabili si dividono in monete rosse, cinque fiori nascosti (trovabili sia in maniera semplice che difficile) e stelline che una volta recuperate permetteranno al giocatore di aumentare il countdown che porta al fallimento del livello in caso di perdita di Baby Mario.

Una volta che Yoshi verrà colpito da un nemico o andrà a sbattere su qualche ostacolo pericoloso, Baby Mario sarà disarcionato e si creerà una bolla che lo porterà a fluttuare. Sarà compito del giocatore recuperarlo quanto prima per evitare di dover perdere una vita e ricominciare il livello dall’ultimo punto di controllo attivato. Se questa procedura si rivela molto facile, altrettanto non si può dire nel caso in cui si incontreranno quei rari nemici che saranno in grado di rapire Baby Mario e che metteranno il giocatore nella condizione di intraprendere una vera e propria corsa contro il tempo. Nonostante ciò il gioco risulta davvero fin troppo facile, anche a causa dei ritmi eccessivamente lenti. La struttura dei livelli è fin troppo guidata e anche lineare, e per avere un maggior livello di esplorazione bisognerà per forza di cose cercare di conquistare tutti gli oggetti sparsi per i livelli. Questi collezionabili saranno sia difficili che facili da recuperare, infatti in molti stage il gioco ce li mette sotto il naso, in altri, soprattutto nei mondi finali, la ricerca sarà più impegnativa. Tutto questo dimostra ampiamente quanto Yoshi’s New Island abbia fallito dal punto di vista della difficoltà. Il titolo è fin troppo facile e forse solo nel mondo finale si può percepire un minimo di sfida, che viene ben presto ammazzata da alcuni aspetti a dir poco inaccettabili per una produzione del genere. Il gioco, come da recente tradizione dei titoli della grande N, offre al giocatore la possibilità di raccogliere un altissimo numero di vite durante l’esplorazione dei livelli e non solo questo, ormai il tetto delle 99 vite massime accumulabili viene di nuovo distrutto arrivando ben oltre, fino a possedere in breve tempo anche 150 vite, abbassando di conseguenza la già bassa sfida del gioco. Il colpo di grazia alla difficoltà arriva con l’introduzione delle ali da poter utilizzare in caso si raggiungesse un determinato numero di morti durante un livello. Queste ali, una volta raccolte, permettono di rimanere sempre librati in aria fino a raggiungere un punto saldo dover sentirsi al sicuro per poi riprendere il livello, e come se non bastasse, se si dovesse morire ancora una volta, a disposizione di Yoshi arriveranno le ali d’oro che, oltre all’abilità di cui sopra doneranno l’invulnerabilità alla storica cavalcatura di Mario. Unico sforzo fatto per bilanciare un pochino la difficoltà del gioco è la scarsa presenza di checkpoint all’interno dei livelli che purtroppo viene danneggiata dall’incredibile brevità degli stessi.

Yoshi’s New Island può vantare anche altre nuove meccaniche, la prima di queste riguarda due tipologie diverse di uova da poter utilizzare. Ambedue sono giganti, ma si differenziano da quella normale per la loro forza: una volta scagliata distruggerà qualsiasi cosa incontrerà lungo il proprio cammino e, nel caso in cui il giocatore riesca a riempire le tre barre che compariranno in alto allo schermo, garantirà l’accumulo di tre vite aggiuntive. L’altra è l’Uovo di Metallo che oltre a far distruzione ed essere lanciata solo orizzontalmente, permetterà a Yoshi di prendere parte a quelle poche sessioni subacquee presenti all’interno di questa produzione. Un’altra new-entry è rappresentata dai mini-giochi in alcuni livelli, i quali vedranno Yoshi trasformarsi in una carriola, o in un martello pneumatico o addirittura in un sottomarino. Questi sfruttano i sensori di movimento di cui è dotata la portatile a due schermi di Nintendo: una feature molto interessante, che garantisce un discreto livello di varietà all’interno del gioco. Infine, sono stati inclusi sei mini-giochi per multigiocatore, sbloccabili ognuno alla fine dei sei mondi di gioco.

Nel complesso, Yoshi’s New Island può essere completato in poco meno di quattro ore e a differenza di altri titoli di questo genere realizzati da Nintendo non c’è nessuna attività aggiuntiva da svolgere una volta concluso il gioco. Niente livelli extra o aree segrete da sbloccare nel caso di completamento al 100% di tutti i livelli. Però dove Yoshi’s New Island riesce sicuramente ad essere valido è la realizzazione tecnica. Graficamente il titolo si presenta molto curato, con ambientazioni realizzate a pastello e sfondi animati in maniera pregevole. Con questa miscela di elementi il gioco crea un’atmosfera capace di colpire il giocatore già alla prima occhiata. Naturalmente, di pari passo va la realizzazione del comparto audio dotato di motivetti tutti molto orecchiabili e che difficilmente riescono a stancare il videogiocatore.

Yoshi’s New Island – Recensione IN CONCLUSIONE
Yoshi's New Island è un titolo appena sufficiente, che non riesce a donare quell'esperienza che tutti si aspettavano da una produzione che porta questo nome. Il gioco forse ha dalla sua solo i ricordi che lo legano a quell'immortale capolavoro uscito quasi venti anni fa sul Super Nintendo Entertainment System. ZVOTO 6
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