Magazine Cultura
YOU'LL NEVER WALK ALONE
[Raccolta]
Pubblicato: Marzo 1971
Classifica Usa: 69
Classifica Uk: 20
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LATO 1
YOU'LL NEVER WALK ALONE
WHO AM I?
LET US PRAY
(There'll be) PEACE IN THE VALLEY (For me)
WE CALL ON HIM
LATO 2
I BELIEVE
IT IS NO SECRET (What God Can Do)
SING YOU CHILDREN
TAKE MY HAND, PRECIOUS LORD
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Dalla rielaborazione dell'album natalizio degli anni cinquanta (destinata all'etichetta Camden), era stato estrapolato l'intero extended play PEACE IN THE VALLEY, comprensivo di quattro brani che nel 1957 avevano costituito un terzo del glorioso ELVIS' CHRISTMAS ALBUM originale. Un taglio che consentiva di fare spazio a due canzoni non ancora proposte in un long playing: la perfettamente in tema If Every Day Was Like Christmas, già singolo nel 1966, e la malinconica Mama Liked The Roses, in tempi recenti lato b della più nota The Wonder Of You. Portando a termine questo progetto, la Rca aveva naturalmente preparato il terreno per una successiva, speculare operazione discografica, focalizzata sul materiale religioso inciso dal cantante. Pubblicato nel marzo del 1971, YOU'LL NEVER WALK ALONE raccoglie quindi le canzoni del già citato extended play unitamente ad altri momenti ispirati di varia provenienza. Anche se non può essere considerato il naturale seguito di HIS HAND IN MINE (1960) e HOW GREAT THOU ART (1967), questo disco rispecchia fedelmente i suoi intenti, ed ha il grande pregio di raccogliere una serie di incursioni in ambito "sacro" che altrimenti rischiavano di perdersi per strada. Scorrendo la tracklist sono infatti ben cinque i brani che destano l'interesse dell'appassionato, e questo depone senz'altro a favore della compilazione, che si rivela un prezioso mezzo per arricchire la propria collezione.
Nel dettaglio, You'll Never Walk Alone e We Call On Him sono i due lati di un singolo del 1968, peraltro di non elevato successo, mai apparsi prima su un album. Let Us Pray fa parte della colonna sonora di Change Of Habit, ed era in attesa di essere trasferita su vinile, mentre Sing You Children, da Easy Come, Easy Go, era rimasta confinata all'omonimo e dimenticato ep del 1967. Who Am I? è infine un inedito assoluto delle straordinarie sessions del 1969 a Memphis, le stesse durante le quali erano state realizzate meraviglie del calibro di In The Ghetto e Suspicious Minds.
Incisa durante una significativa seduta di registrazione a Nashville nel settembre del 1967, la canzone che da il titolo alla raccolta rischia di risultare penalizzata dal fragore dell'orchestrazione, che la sovrasta dopo il primo minuto di quiete, ma in realtà Elvis cavalca l'onda della tempesta sonora divenendone parte e guida allo stesso tempo. Ascoltando questo messaggio d'amore e rassicurazione l'effetto è di puro abbandono emotivo. We Call On Him è anch'essa caratterizzata da un'atmosfera pacata che poco a poco si fa più densa, ed è carica di sincera devozione al Signore. Forse non raggiunge l'intensità di You'll Never Walk Alone, d'altra parte dimostra di non avere l'urgenza: questa esortazione a ricorrere alla fede ben prima del bisogno si fa amare soprattutto per la bellezza della voce di Elvis, che come in tante altre occasioni è dolce e potente in egual misura. Let Us Pray è una sorta di gospel edulcorato senza troppe pretese, che era riuscito a rendere efficace la scena conclusiva dell'ultimo film a soggetto di Elvis. Esageratamente frenetica la sezione ritmica ma la prova del cantante, sorretta dall'indispensabile coro, è piuttosto convinta. Sing You Children è un altro gospel annacquato, che non riesce a scrollarsi di dosso la piattezza di fondo della colonna sonora d'appartenenza: godibile, a patto che non la si paragoni ad analoghe interpretazioni di Elvis, anche vicine dal punto di vista temporale. E veniamo a Who Am I?, inedito che sarebbe ingeneroso considerare un episodio minore dei giorni agli American Sound. Piuttosto ne rappresenta la quota religiosa con grande classe e rispetto, ed è superfluo sottolineare con quanta devozione e coinvolgimento Elvis approcci l'ennesima preghiera. Una piccola perla nascosta.
Per la copertina di YOU'LL NEVER WALK ALONE, era già accaduto con ALMOST IN LOVE, si ricorre ad uno scatto ritraente Elvis durante un concerto, che a prima vista ha ben poca attinenza con quanto musicalmente proposto. Dunque un reiterato inganno perpetrato ai danni dell'ignaro acquirente? Non necessariamente, per una volta. Il candido abito di scena simile a una tunica, la posa solenne, la luce alle spalle di Elvis che pare arrivare direttamente da "lassù", rendono l'artwork affine alle esternazioni di fede incondizionata che fuoriescono dai solchi del vinile.
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