A proposito di twitter ( di cui ho parlato nel post precedente), volevo segnalare un'iniziativa dell'agenzia di stampa (semi)ufficiale Anadolu partecipata da alcuni ministri turchi, tra cui sicuramente Egemen Bağış (affari europei) e Ahmet Davutoğlu (esteri): uno specifico hastag 'YouCANTstopTurkishSuccess' che ha l'obiettivo di contrastare l'impostazione catastrofista - per la quale è come se a Istanbul si fossero dati appuntamento Bava Beccaris e i Cavalieri dell'Apocalisse - della maggior parte dei mezzi d'informazione stranieri.
Personalmente, trovo questa iniziativa perfettamente inutile: anzi, anche un po' patetica. Il governo turco già da lungo tempo avrebbe dovuto fare ben altro:
- innanzitutto, non trattare come appestati i giornalisti stranieri che vivono e lavorano in Turchia: inviarci informazioni e inviti per conferenze e altri eventi, organizzare briefing periodici con ministri e alti burocrati (piu' di qualche volta ho provato a farmi inserire nelle mailing-list di alcuni ministeri, mi è stato risposto che potevo seguire la loro attività tramite il loro sito web: come se avessi chiesto un favore...);
- inoltre, rispondere sistematicamente quando la Turchia e il suo governo sono messi in cattiva luce - per partito preso, più che per motivi reali - da organi di stampa influenti (in questo blog testimonio con una discreta frequenza l'impostazione orientalista, islamofoba e anti-Akp dell'Ansa: e gli effetti disastrosi che provoca sull'opinione pubblica italiana).
Riusciranno finalmente a rendersene conto?
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