Magazine Rugby

Youngs and Young guardano al futuro

Creato il 03 gennaio 2012 da Rightrugby
Youngs and Young guardano al futuro Il primo è Ben, mediano di mischia dei Leicester Tigers e dell'Inghilterra; il secondo è Dai, ex manager dei Cardiff Blues ed ora director of rugby dei London Wasps. Il primo pensa al prossimo Six Nations che scatta tra un mese, il secondo a ciò che resta della stagione delle vespette che nell'ultimo turno sono rimaste a secco contro Worcester e navigano nella parte bassa della classifica di Premiership, mentre procede l'opera di rinnovamento della squadra. 

Il mediano (nella foto) racconta che nel gruppo inglese c'è voglia di rivalsa dopo la Coppa del Mondo e seguenti vicende tra polemiche, ripicche nella RFU e la detronizzazione di coach Martin Johnson, così almeno il capro espiatorio lo si era trovato. E porta come esempio la fedele spalla Toby Flood che, pur avendo ormai conquistato 40 caps con la nazionale, "è eccitato come nessun altro". Intanto sembra che al duo sia destinato ad aggiungersi Owen Farrell dai Saracens, dove è utilizzato non solo come apertura, ma anche come inside centre. Per quanto riguarda Ben, la concorrenza ha il volto di Danny Care, il numero 9 degli Harlequins che stanno dominando la scena nel massimo campionato. Le parole sono quelle di circostanza, collaudate: "E' una rivalità destinata ad essere forte e questo è un bene per entrambi". Infine pronostica un ritorno con l'Inghilterra targata Stuart Lancaster di un altro compagno di squadra, Matt Smith, da aggiungere nella categoria centri. A conti fatti, si augura un torneo ricco di soddisfazioni per la nazionale della Rosa, detentrice del titolo.

Il manager, invece, prova a fare quadrato attorno a sé e ai suoi. "La partita con i Warriors è stata deludente nel senso che abbiamo avuto molte occasioni per vincerla, ma non abbiamo costruito nulla". Il prossimo impegno dei Wasps sarà proprio contro i Tigers e la parola d'ordine è di trasformare in qualcosa di concreto il possesso dell'ovale, tanto più che contro Leicester - avvisa Dai Young - non sarà così prolungato come contro Worcester. 

"C'è molto lavoro da fare, dentro e fuori dal campo", ha proseguito. "Siamo in una  dog-fight", ha poi aggiunto facendo riferimento all'undicesima posizione in classifica che tiene i Wasps certamente lontani dalla vetta e troppo vicini alla zone retrocessione. "Non siamo troppo naive per non credere che potremmo essere noi", quella destinata a salutare il gruppo. Il processo di risalita passerà per le quattro settimane di pausa della Premier dopo l'impegno di questo week-end, visto che tornano le coppe europee e "abbiamo ancora del lavoro da fare in Amlin Challenge". E' stanco di rispondere alla solita domanda (com'è che una squadra che quattro anni fa vinse il campionato ora sia in questa situazione?) e taglia corto: "Semplicemente, non siamo quella squadra. E' tutto nuovo. Ma non so se in molti l'abbiano capito".
I tifosi devono portare pazienza, il progetto guarda avanti e oltre alla costanza, ha aggiunto nel suo rendiconto Young, occorrono pure le stabilità economiche, dal momento che nella Premier "oggi girano molti più di prima e solo chi ha radici finanziare solide andrà lontano". 

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines