Stefano Cavanna
Gli Your Tomorrow Alone sono una band salernitana all’esordio su lunga distanza che perpetua la recente tradizione gothic/doom italiana grazie ad un album riuscito come “Ordinary Lives” .
Abbiamo cercato di saperne di più sulla loro storia, sulla composizione del disco ed altro ancora ….
iyeRagazzi, vi rinnovo i complimenti per il bellissimo album. La vostra band è di formazione recente, mi vorreste raccontare come vi siete incontrati e in quale modo siete approdati alle sonorità che avete proposto in “Ordinary Lives” ?
Grazie per i complimenti, graditissimi! “Ordinary Lives” è il frutto di un lavoro complesso, maturato nell’arco di circa due anni (2010-2012), iniziato con l’uscita del primo demo nel Dicembre 2010. I fondatori del gruppo, Marco Priore (chitarra solista) ed Eugenio Mucio (chitarra e growl) sono amici di lunga data, e già in passato avevano provato più volte a mettere su un progetto solido, tentando diverse soluzioni con Giovanni Sorgente alla voce, Daniele Ippolito alla batteria e Gianpiero Sica al basso. Poi con l’ingresso in pianta stabile di Giovanni Costabile alle tastiere si è assestata sia la line-up che l’intenzione sonora del gruppo, nata dalla comune passione di tutta la band per il gothic/doom di matrice inglese dei primi anni ’90.
iyeA vostro parere qual è la strada da percorrere per evitare che l’esistenza di ciascuno di noi sia archiviata come una “ordinary life” ? Forse la copertina, con i suoi molteplici simbolismi, racchiude già in sé qualche risposta ?
Innanzitutto c’è da precisare che il titolo “Ordinary li(v)es” punta sull’assonanza tra le parole inglesi lives (vite) e lies (bugie). Questo per sottolineare come molto spesso l’esistenza di ognuno di noi possa essere piena di bugie, e finire col somigliare essa stessa ad una grossa menzogna. L’artwork, curato con sapienza e maestria da Sergio Monfrinotti (Adhiira Art) nasce proprio da questa idea di fondo. Ognuno sceglie, ogni giorno, una maschera da indossare, trovandosi a sua volta di fronte a tante maschere. Difficile quindi discernere il confine tra la realtà e la menzogna, il mescolarsi di finzione e vero sentimento. Riscoprire e dare importanza ai moti dell’animo, alla genuinità dei sentimenti, positivi o negativi che siano, contrapposti al formalismo fittizio della moderna realtà, è il modo suggerito dai nostri brani per evitare questa commistione sistematica tra vita e bugia e non condurre una “ordinary life”.
iyeIl disco in pratica è appena uscito ma, nonostante questo, se poteste rientrare in studio cambiereste qualcosa o siete totalmente soddisfatti della resa finale ?
Per noi tutti era la prima esperienza di registrazione vera e propria, e a dire il vero ci riteniamo decisamente soddisfatti. Il lavoro è stato duro e meticoloso, curato con grande attenzione e professionalità da Fabio Calluori ai Sonic Temple Studios di Salerno e concluso poi con il master a cura di Luca Martello (H-Sound Mastering).
iyeCome nascono i vostri brani ? Le musiche e le liriche sono a cura di qualcuno in particolare oppure sono frutto di un lavoro di gruppo ?
I testi sono a cura di Daniele Ippolito ed Eugenio Mucio mentre per quanto riguarda la composizione, i brani nascono da una struttura chitarristica impostata da Marco Priore e successivamente elaborata e completata dal lavoro di gruppo. Fa eccezione il brano “Agony (Praeludium)”, che è stato concepito da Giovanni Sorgente e arrangiato poi con basso, tastiere e batteria.
iye“The Essence of Gloom”, secondo me, costituisce il top del vostro album e, così come per “In Silence”, trovo molto efficaci anche le parti in italiano : siete d’accordo con la mia valutazione e ritenete possibile, in futuro, l’eventualità di ricorrere integralmente alla nostra lingua per uno o più brani?
L’utilizzo della lingua madre è stato un nostro obiettivo fin da subito, sia per creare un’alternanza all’interno dei brani, sia per la poesia e la teatralità che può generare una strofa in lingua italiana. Tuttavia ci siamo preoccupati di non strafare, cercando un utilizzo sapiente e parsimonioso. In questo ci siamo ispirati molto ai Novembre, e per quanto nella composizione di “Ordinary Lives” non ci sia stata l’intenzione di proporre un brano interamente in italiano, è un’opzione da non escludere per il futuro.
iyeIn “Agony” ho riscontrato un’atmosfera che ricorda i migliori Depeche Mode. E’ solo una mia impressione o anche loro rientrano tra le vostre preferenze musicali ?
“Agony” nasce come brano d’atmosfera, ed era un’altra delle nostre intenzioni originarie. Quanto alle influenze, sono da ricercare maggiormente nel progressive italiano anni ’70 o nei lavori acustici degli ultimi Opeth, per quanto i Depeche Mode rappresentino un’influenza importante soprattutto per il lavoro di Giovanni Costabile alle tastiere.
iyePer stile musicale e in qualche modo anche per collocazione geografica siete contigui alla scena gothic-doom romana che annovera band quali Novembre, En Declin e The Foreshadowing, solo per citare le più note. Siete in contatto con queste band oppure vi considerate appartenenti ad una realtà a sé stante ?
Il contatto, se inteso a livello di influenze e di vicinanza a un certo filone musicale, c’è senz’altro. Anche perché sarebbe alquanto pretestuoso pensare di appartenere a una realtà a sé stante. Gli Your Tomorrow Alone sono una band italiana, innanzitutto, per cui non si può negare che le altre band italiane gothic/doom siano state una fonte di ispirazione, soprattutto per quel che riguarda i Novembre. L’importante per noi era creare un sound diverso, personale, pur partendo da ispirazioni e influenze inevitabili (ma anzi, volute) per il genere che proponiamo.
iyeNegli ultimi tempi ho recensito band norvegesi che registrano per etichette italiane così come band nostrane che incidono per label polacche, svedesi o russe; rispetto a simili contesti come vi sentite pensando che la My Kingdom, praticamente, ce l’avete sotto casa ?
Poter lavorare in prima persona con la propria label è un qualcosa di essenziale. La vicinanza favorisce i rapporti umani, che sono fondamentali per poter svolgere un ottimo lavoro e mantenere un contatto costante. Con la My Kingdom Music si è da subito instaurato un rapporto solido, e noi siamo grati a Francesco Palumbo per aver creduto nel progetto Your Tomorrow Alone, e speriamo che la collaborazione porti ottimi frutti.
iyeIn considerazione delle band che vi hanno fornito l’ispirazione, sarei curioso di conoscere la vostra top five dei migliori album gothic-doom di sempre .
Precisando che non vanno sicuramente letti in ordine di “classifica”, possiamo citare “Icon” dei Paradise Lost ; “The Angel And The Dark River” dei My Dying Bride; “The Silent Enigma” degli Anathema; “Novembrine Waltz” dei Novembre e “Solar Lovers” dei Celestial Season.
iyeNoto con piacere che per quanto riguarda i migliori album della “sacra triade britannica” siamo in perfetta sintonia… Un’ultima domanda : profezia dei Maya permettendo, quali sono i progetti futuri degli Your Tomorrow Alone ?
Attualmente siamo concentrati sulla promozione di “Ordinary Lives” attraverso il maggior numero di serate possibili. L’obiettivo principale in questo momento è far conoscere la nostra musica e la nostra band, anche grazie alla visibilità concessa da interviste e recensioni. Dopodichè siamo già concentrati su quelli che saranno i nuovi brani ed eventualmente le nuove idee e sonorità da ricercare per i prossimi lavori … insomma, siamo carichi e intenzionati a proseguire su questa strada e fare di tutto per migliorarci ulteriormente!