Valutazione in forma chiusa di alcuni fenomeni di tendenza nel digitale
Gli elementi più significativi emersi nell’ultima wave di febbraio (se vuoi è disponibile il Report completo) sono riassumili in cinque punti:
- una sensazione di stanchezza. Da un po’ di trimestri il sentimento generale che emerge dai risultati di Yoursight è la stanchezza: il momento presente si mantiene promettente e avvincente (in realtà questa è da sempre la norma per l’industria digitale) ma la combinazione di queste dimensioni non produce più il risultato di una volta, almeno non in Italia. Il dinamismo lascia il posto alla confusione e le novità non annullano l’idea di una situazione stagnante
- l’incremento di interesse verso diversi smart objects: due anni fa i device più interessanti e sorprendenti erano quasi tutti appartenenti alle categorie di smartphone e tablet ma nelle ultime edizioni sono cresciute in modo significativo le citazioni spontanee di nuovi strumenti intelligenti e connessi: strumenti per il quantified self, in particolare legati alla salute, nuove interfacce uomo-macchina, domotica e bionica;
- i settori nei quali si avverte l’azione più profonda della digital business transformation sono tre: trasporti e mobilità, nuove iniziative e modelli nel retail, strumenti di produttività personale;
- le tecnologie di massa più promettenti per il prossimo futuro sono le interfacce vocali, il mobile Commerce, i servizi VoIP e la connettività 4G;
- appare evidente che la dimensione del mercato nazionale è troppo limitata per rendere sostenibili investimenti significativi in nuove iniziative. Poche realtà italiane nel digitale possono competere a livello internazionale e beneficiare di economie di scala che si producono nella dimensione globale. Così si finisce per essere dominati da pochi grandi soggetti (nell’adv, nel Net retail, nei servizi online) e continuamente sfidati da nuove realtà ben strutturate e ben finanziate. Gli inibitori allo sviluppo dell’industria digitale nel nostro paese sono anche da cercare nei limiti culturali (la scarsa conoscenza delle dinamiche della Rete nelle aziende), nella difficoltà generale che si incontra nel fare impresa e nei numerosi e complessi adempimenti burocratici.
Un esercizio metodologico interessante è curato da un capitolo a parte di Yoursight, riservato alla stima dei fenomeni opachi. Non esistono dati ufficiali sulle dimensioni di alcuni fenomeni rappresentativi dello stato dell’economia digitale del nostro paese quali, per esempio, il fatturato pubblicitario di Google o il giro d’affari prodotto su eBay in Italia: Yoursight prova a darne una quantificazione.
La situazione del momento descritta nel diagramma “Come va, come andrà” nelle ultime quattro rilevazioni di Yoursight: non si nota un particolare miglioramento nella situazione corrente ma è evidente l’aumento di fiducia nel prossimo futuro (successivi 12 mesi)
Infine, al termine di ogni wave d’indagine Yoursight elabora la posizione attuale dell’industria digitale italiana in una mappa a due dimensioni (il diagramma “Come va, come andrà”) composta da un indice sullo stato attuale del business e un secondo indice sulla fiducia e le attese per il prossimo futuro. Da quattro trimestri la situazione non appare buona ma crescono i segnali di fiducia per i prossimi 12 mesi.
La partecipazione a Yoursight è libera e avviene attraverso la compilazione di un questionario online. Coloro che collaborano alle valutazioni ricevono il Rapporto una volta concluse le analisi e rimangono a far parte del panel per le successive wave d’indagine. Le valutazioni dei partecipanti sono ponderate sulla base della bontà delle previsioni espresse e il sistema dell’intelligenza collettiva dà maggior attenzione a chi in passato si è dimostrato più capace degli altri nel leggere la situazione e prevederne correttamente gli sviluppi.
Le parole per descrivere la situazione dell’industria digitale: evoluzione della frequenza di citazione nelle ultime sette wave d’indagine di Yoursight